di Silvia Sottile
IL GIUOCATORE
di Carlo Goldoni
adattamento e regia ROBERTO VALERIO
con Alessandro Averone, Mimosa Campironi, Alvia Reale, Nicola Rignanese, Massimo Grigò, Davide Lorino, Roberta Rosignoli, Mario Valiani
scene e costumi Guido Fiorato
musiche originali Mimosa Campironi
luci Emiliano Pona
assistente alla regia Irene Pagano | assistente scene e costumi Anna Varaldo
capo macchinista Giovanni Coppola
capo elettricista Daniela Gullo |
sarta Debora Pino
direttore dell’allestimento Tommaso
Checcucci
realizzazione scena Laboratorio
Scenografia Pesaro
ufficio stampa Elisa
Sirianni | foto di scena Ilaria
Costanzo I riprese video Lorenzo
Marianeschi
segreteria di produzione Sara Bruni
| responsabile di produzione Monica
Paperetti
una produzione Teatri di Pistoia – Centro di Produzione Teatrale
SALA UMBERTO
4 – 14 aprile 2024
Roberto Valerio, dopo L’Impresario delle Smirne di Carlo Goldoni del 2013, torna all’autore veneziano, tra i padri della commedia moderna per rivisitare e mettere in scena un testo che colpisce per la sua contemporaneità: Il Giuocatore.
È una delle “sedici commedie nuove” che Goldoni si impegna a scrivere, sul finire del carnevale del 1750, per sfida con il pubblico veneziano, in un solo anno (dando vita ad alcuni capolavori come La bottega del caffè e Il bugiardo). È un vivido studio di caratteri, tratteggiati con brio e precisione, che compongono il ritratto di un’intera società, con le sue virtù e, soprattutto, i suoi vizi. Goldoni si era proposto infatti il compito di rappresentare un “teatro esemplare” che “svegliasse” dalla fascinazione del gioco. E parlava, come sempre per il più umanista dei drammaturghi, per esperienza personale: egli stesso, confessa nella prefazione dell’edizione a stampa, aveva sperimentato sulla propria pelle “le pessime conseguenze di questo affannoso piacere”, frequentatore assiduo dei Ridotti, locali annessi ai teatri specifici per i vari tipi di gioco, diffusissimi nella Venezia del Settecento.
Al centro della commedia c’è Florindo, che divorato
dalla passione per il gioco perde tutto: i soldi, le amicizie, l’amore della
promessa sposa Rosaura, che pure ama sinceramente, e non esita a promettere di
sposare la vecchia e ricca Gandolfa pur di ottenere i soldi per giocare ancora
e continuare a sognare, come tutti i giocatori di ieri e di oggi, la “vincita
favolosa” che gli permetterà di abbandonare il tavolo verde. Tematica di forte
attualità che Roberto Valerio ha voluto rappresentare su una scena, ideata da
Guido Fiorato, occupata da una grande barca, che traghetta i protagonisti verso
avventure e disgrazie, vizi e tentativi di emancipazione, dramma e commedia,
spinta da quel dolce e velenoso vento che è l’illusione, di cui sono vittime
tutti i personaggi. Tutti vivono la fantasia di cambiare vita, di vincere, di
diventare famosi, di vedere realizzati tutti i loro desideri, sono accomunati
da una radicata incapacità di fare i conti con la realtà. È quindi un mare solo
apparentemente calmo quello che attraversa chi è preda di dipendenze, che siano
affettive, da gioco d’azzardo, droghe, alcol, sesso o, stando alla
contemporaneità, da gaming, smartphone, internet o social network, farmaci:
finché è possibile rispondere alla richiesta c’è un apparente equilibrio, non
appena scatta l’astinenza si scatena la radice profonda del disagio. L’idea
della barca è anche omaggio ad un teatro inteso come viaggio e a Giorgio
Strehler, che così lo raffigura parlando del commediografo settecentesco, nelle
sue Memorie goldoniane riscritte fra
la primavera del 1993 e il Natale del 1997 e mai andate in scena, un atto
d’amore verso la teatralità. Nel copione, basato sull’autobiografia, si vede un
giovanissimo Goldoni che decide di imbarcarsi da Rimini verso Venezia assieme
ad una compagnia di comici, viaggio breve ma che simbolicamente, è l’inizio di
un percorso che l’autore porterà avanti per la sua intera esistenza.
Il Giuocatore è un testo magnifico, sempre in bilico tra commedia e dramma, di grande modernità, una commedia nera che racchiude in sé la possibilità di raccontare con leggerezza i vizi e le ipocrisie dell’uomo. La musica dal vivo, il ballo e le canzoni originali interpretate dai personaggi contribuiscono a comporre uno spettacolo complesso, divertente e graffiante, ironico e giocoso, che non tralascia il dramma dei personaggi e punta a riscoprire la vera anima di Goldoni, scrittore capace di scandagliare in profondità l’animo umano col sorriso sulle labbra.
PERSONAGGI E INTERPRETI
Florindo Aretusi, giovane civile, giuocatore
Alessandro Averone
Rosaura, figliuola di Pantalone, promessa sposa a Florindo
Mimosa Campironi
Gandolfa, vecchia sorella di Pantalone
Alvia Reale
Pancrazio, proprietario del casinò e amico della vecchia Gandolfa
Nicola Rignanese
Lelio e Agapito, giuocatori
Massimo Grigò
Pantalone de' Bisognosi, mercante veneziano
Davide Lorino
Beatrice, amante di Florindo
Roberta Rosignoli
Tiburzio, giuocatore di vantaggio e un servitore
Mario Valiani
ORARI SPETTACOLO
giovedì 04/04/2024 ore 20:30
venerdì 05/04/2024 ore 21:00
sabato 06/04/2024 ore 21:00
domenica 07/04/2024 ore 17:00
martedì 09/04/2023 ore 20:30
mercoledì 10/04/2023 ore 17.00
giovedì 11/04/2024 ore 20:30
venerdì 12/04/2024 ore 21:00
sabato 13/04/2024 ore 21:00
domenica 14/04/2024 ore 17:00
Qui il trailer:
SALA UMBERTO
Via della Mercede, 50, 00187 Roma - prenotazioni@salaumberto.com
prezzo biglietto da 34 € a 20€ disponibili su www.salaumberto.com - www.ticketone.it
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