di Silvia Sottile
Per la rassegna “Buona la prima” dall’8 agosto arriva in sala And Then We Danced (2019), film drammatico svedese diretto da Levan Akin con Levan Gelbakhiani, Bachi Valishvili, Ana Javakishvili
Candidato Queer Palm al Festival di Cannes e vincitore in patria dei più importanti premi cinematografici. “Nella danza georgiana si performa la mascolinità, non c’è spazio per la sessualità”.
Dentro le rigidità sociali e culturali della Georgia e di un’accademia di danza, Levan Akin innesta un magnifico melodramma, che parla di sentimenti muti, di corpi che si intrecciano, e della musica che li muove. Merab è un giovane ballerino che si allena senza sosta insieme a Mary per imporsi nella prestigiosa scuola del National Georgian Ensemble. Il suo mondo viene stravolto con l’arrivo di Irakli, ribelle e spensierato. Tra i due nasce una rivalità professionale ma anche una passione che porta Merab a fare i conti con la propria identità, rischiando di mettere in discussione il suo futuro.
La regia di Akin gioca con la soggettiva per allinearsi alla visione di Merab, ingenua e disorientata, e così, lo segue nel suo percorso di crescita. Tra le emozioni interrotte e i sorrisi nascosti si rivelano i suoi nuovi sentimenti, che lo condurranno a una difficile accettazione di sé, e al crollo di quei principi fino ad allora mai messi in discussione. Un’opera sinuosa e cristallina, che trova nel non detto e nel non visto la sua totale libertà.
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