di Silvia Sottile
Domani, sabato 19 ottobre, il Premio alla Carriera Viggo Mortensen sarà protagonista di una Masterclass con il pubblico della Festa del Cinema di Roma. Nel corso dell’incontro – in programma alle ore 16 presso la Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica – Viggo Mortensen parlerà della sua seconda esperienza dietro la macchina da presa con il film The Dead Don’t Hurt, presentato in anteprima alla Festa, e ripercorrerà il suo straordinario percorso artistico.
Un lungo viaggio che parte dalla metà degli anni
Ottanta, dagli esordi con Witness – Il testimone di Peter
Weir, Carlito's Way di Brian De Palma e Ritratto di
signora di Jane Campion, prosegue negli anni Duemila, quelli della
notorietà internazionale grazie alla trilogia de Il Signore degli Anelli di
Peter Jackson, e giunge fino agli anni più recenti, con i titoli che gli sono
valsi la candidatura al Premio Oscar® come miglior attore: nel 2008 per La
promessa dell’assassino di David Cronenberg, nel 2017 per Captain
Fantastic di Matt Ross e nel 2019 per Green Book di
Peter Farrelly.
Alle ore 18 la Sala Sinopoli ospiterà l’anteprima
di The Return di Uberto Pasolini. Nella sua rilettura
dell’Odissea, Uberto Pasolini riunisce Ralph Fiennes e Juliette Binoche, già
protagonisti de Il paziente inglese. Lo stile classico abbraccia la
forza epica della storia; la macchina da presa sta agganciata ai volti dei suoi
due interpreti; i loro sguardi e le loro parole densi di pathos restituiscono
il senso profondo di un mito intramontabile.
Alle ore 21, nella stessa sala, sarà presentata The
Count of Monte Cristo, la serie diretta da Bille August, il regista danese
vincitore di due Palme d’oro, per Pelle alla conquista del mondo (anche
Oscar® per il miglior film straniero) e Con le migliori intenzioni.
Dopo più di venti versioni cinematografiche e televisive, l’intramontabile eroe
romantico creato da Alexandre Dumas a metà dell’Ottocento torna in una serie tv
in otto puntate, interpretato da Sam Claflin e da Jeremy Irons nella parte
dell’abate Faria.
La Sala Petrassi ospiterà due proiezioni della sezione
Grand Public. Alle ore 21.30 sarà presentato Eterno visionario di
Michele Placido. Il regista – ispirandosi alla biografia di Matteo Collura, “Il
gioco delle parti” – porta sul grande schermo la vita di Luigi Pirandello,
dalle solfatare della Sicilia più arretrata a Stoccolma, dove vince il Nobel
per la letteratura nel 1934. Fabrizio Bentivoglio è l’interprete congeniale di
un artista che seppe capire la dissoluzione dell’identità dell’uomo
novecentesco e descrivere quella gabbia di simulazioni che è la società.
Alle ore 16.30 si terrà Libre di
Mélanie Laurent, un noir d’azione che racconta una storia vera, quella di Bruno
Sulak (Lucas Bravo): un rapinatore gentiluomo che evita spargimenti di sangue,
all’epoca paragonato dalla stampa ad Arsenio Lupin, un fuorilegge che beffa la
polizia con la sua vitalità e la sua voglia di libertà.
Sempre in Sala Petrassi, alle ore 19 il pubblico potrà
assistere a Reading Lolita in Tehran di Eran Riklis. Tratto
dal best seller del 2003 di Azar Nafisi, che tornò negli Stati Uniti nel 1997
per insegnare all’università di Washington, racconta la lotta della
protagonista per trasmettere bellezza e cultura agli studenti sempre più
catechizzati dopo la rivoluzione di Khomeini nel 1979 e, una volta lasciato
l’insegnamento pubblico, condividere i suoi seminari settimanali con le sue
sette allieve migliori.
Tre le proiezioni in programma presso il Teatro Studio
Gianni Borgna. Alle ore 15.30 sarà presentato La casa di tutti,
cortometraggio dei Manetti Bros. girato all’interno di San Pietro. Il film
racchiude un messaggio di speranza e solidarietà ed è stato realizzato in
occasione della prima edizione della Giornata Mondiale dei Bambini. Alle ore
17.30 avrà luogo la proiezione di Titanus 1904 di Giuseppe
Rossi: il documentario racconta la straordinaria avventura della famiglia
Lombardo e della Titanus, pilastro dell’industria cinematografica italiana e
internazionale. Alle ore 20.30 sarà la volta di Querido Trópico di
Ana Endara, documentarista al suo debutto nel cinema di finzione. Il film
affronta temi come la cura, la solitudine, la rabbia, i desideri inappagati,
attraverso un racconto toccante e insieme inaspettato.
Il MAXXI ospiterà tre titoli della sezione Proiezioni
Speciali.
Alle ore 16 si terrà I nipoti dei fiori di
Aureliano Amadei, che ricompone i frammenti della sua infanzia,
vissuta tra viaggi e comunità hippy: in questo percorso di riscoperta incontra
molte persone che, come lui, sono cresciute respirando il vento dei grandi
cambiamenti sociali degli anni Settanta.
Alle ore 18.30, il pubblico potrà assistere a Estado
de silencio di Santiago Maza. Il documentario, prodotto da Diego Luna
per l’etichetta messicana “La Corriente del Golfo”, in collaborazione con Gael
García Bernal, è un’opera sconvolgente di grande urgenza e attualità. Il film
racconta, con forza e umanità, il quotidiano terrore vissuto dai giornalisti
messicani, impegnati a denunciare corruzione e cartelli della droga.
Alle ore 21 sarà la volta di Blanket Wearer di
Park Jeong-mi, alla sua prima esperienza cinematografica. La regista decide di
abbandonare tutto e di vivere, letteralmente, senza toccare un soldo per un
anno: con una bicicletta presa in prestito e una telecamera che riprende tutto
tranne lei stessa, Jeong-mi inizia un viaggio avventuroso alla ricerca di sé.
Domani, sabato 19 ottobre alle ore 18.30 presso il
Teatro Olimpico, sarà presentato Eroici! 100 anni di passione e
racconti di sport di Giuseppe Marco Albano. Partendo dalla prestigiosa
ricorrenza dei cento anni di storia del Corriere dello Sport, il documentario
esplora l’essenza profonda dello sport, vero e proprio collettore sociale e
culturale, e l’evoluzione del modo in cui viene vissuto e raccontato.
Il 19 ottobre 1984 usciva Stop Making Sense,
storico film concerto dei Talking Heads, una pietra miliare dei documentari
rock realizzata dal premio Oscar® Jonathan Demme. Esattamente quarant’anni
dopo, il 19 ottobre 2024, la Festa del Cinema ospiterà la nuova edizione del
film restaurata in 4K, supervisionata da James Mockoski di American Zoetrope,
con una colonna sonora totalmente rimasterizzata e curata dal chitarrista dei
Talking Heads, Jerry Harrison. I due saranno protagonisti di un Paso Doble con
il pubblico del Teatro Olimpico dopo la proiezione del film, in programma a
partire dalle ore 21.
Presso la Casa del Cinema si svolgeranno tre
appuntamenti della sezione Storia del Cinema.
Alle ore 16.30 sarà proiettato il documentario Bogart:
Life Comes in Flashes di Kathryn Ferguson che esplora vita e carriera
di Humphrey Bogart, icona dell’epoca d’oro di Hollywood, narrate attraverso la
voce del mitico attore.
Alle ore 19 sarà proiettato Il pianto delle
zitelle di Giacomo Pozzi Bellini, primo esempio di documentario
antropologico in Italia, restaurato da La Cinémathèque française e Fondazione
Cineteca di Bologna. Il film sarà preceduto da un incontro con Elisabetta
Giovagnoni. A seguire, il pubblico potrà assistere a Valerio Zurlini,
peintre des sentiments di Sandra Marti che restituisce la profondità
dell’opera di un autore importante, straordinario direttore d’attori. Ne
parleranno con gli spettatori Sandra Marti e il critico cinematografico Jean
Gili.
Alle ore 21 la regista e sceneggiatrice Francesca
Comencini introdurrà la proiezione di Senza sapere niente di lei,
realizzato dal padre, Luigi Comencini. Il film sarà presentato nella versione
restaurata a cura della Fondazione Cineteca di Bologna e Les Films du Camélia,
a partire dai negativi scena e colonna sonora originali resi disponibili da
Mediaset, presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata, per concessione di
Mediaset.
In occasione dei 50 anni di UNICEF, la Casa del Cinema
ospiterà alle ore 11 la proiezione del documentario Milk Teeth – Essere
bambine in Afghanistan. Fatima ha sette anni e, come molte bambine della
sua età, sta vivendo un momento particolare della sua infanzia: sta perdendo i
denti da latte. C'è però un fatto importante: Fatima non vuole assolutamente
che le cadano. Se questo accadrà, infatti, significherà che sta crescendo e che
molto presto sarà una donna, come le tante altre donne invisibili del suo
Paese: l’Afghanistan. Così escogita un piano per rimanere sempre una bambina,
ma per farlo dovrà intraprendere un viaggio onirico fuori dal comune. Il film
nasce da un’idea di Alessandra Mastronardi e Giuseppe Carrieri, ed è una
produzione di Natia Docufilm, per la regia di Amin Meerzad, la regia animata di
Maria Matilde Fondi, e il montaggio di Carlotta Marrucci.
La Festa del Cinema coinvolgerà, anche quest’anno,
tutta la città. Da domani, sabato 19 ottobre e fino a giovedì 24 ottobre, il
Teatro Palladium ospiterà una selezione di titoli delle sezioni Progressive
Cinema, Freestyle e Proiezioni Speciali. Primo appuntamento domani alle ore 20
con Marko Polo di Elisa Fuksas che firma una riflessione
ironica e dolente sulla fede (non solo religiosa) e sul concetto di fallimento.
Nel programma delle repliche, domani sabato 19 ottobre
alle ore 15.30 presso il Cinema Giulio Cesare Sala 1, sarà proiettato Arsa di
MASBEDO; a seguire, alle ore 18, si terrà Saturday Night di
Jason Reitman e alle ore 20.30 The Dead Don’t Hurt di Viggo
Mortensen. La Sala 3 ospiterà Fino alla fine di Gabriele
Muccino (ore 16.30), Reading Lolita in Tehran di Eran Riklis
(ore 19.30) e Querido Trópico di Ana Endara (ore 21.45). In
Sala 7, sarà la volta di Italo Calvino nelle città di Davide
Ferrario alle ore 16.30 e I nipoti dei fiori di Aureliano
Amadei alle ore 18.30.
Prosegue il programma di repliche al Teatro Olimpico
con il doppio appuntamento di Avetrana – Qui non è Hollywood di
Pippo Mezzapesa: saranno proiettati i primi due episodi alle ore 12 e gli
episodi 3 e 4 alle ore 15.30.
Alle ore 14, al MAXXI, si terrà la proiezione di un
titolo della sezione Proiezioni Speciali, Ferrari: Fury & The Monster di
Steve Hoover.
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