di Silvia Sottile
Giurato Numero 2 (Juror No. 2) con Nicholas Hoult, Toni Collette, J. K. Simmons e Kiefer Sutherland, è un nuovo monumentale capolavoro firmato dal mitico Clint Eastwood che a 94 anni regala un’altra opera da Oscar. Purtroppo passata un po’ in sordina in Patria per motivi politici. Non sempre negli USA (e nel resto del mondo) si riesce a separare arte (cinema, in questo caso) e ideologia, specie nell’anno delle elezioni presidenziali.
Il film, dal 14 novembre al cinema, distribuito da
Warner Bros. Pictures, segue Justin Kemp (Nicholas Hoult), un giurato in un
processo per omicidio di alto profilo, che si trova ad affrontare un grave
dilemma morale – uno che potrebbe usare per influenzare il verdetto della
giuria e potenzialmente condannare o liberare l'accusato.
La giustizia è cieca. La colpa vede tutto.
Giurato Numero 2 è un vero e proprio dramma processuale: teso,
intenso e incalzante, un retaggio del cinema classico di una volta. E in questo
Eastwood non sbaglia un colpo. Un film profondo e acuto che spinge a una
profonda riflessione sulla giustizia, il senso di colpa, il rimorso, attraverso
una pesante critica, per niente velata, al sistema giudiziario americano. È anche
un inno al ‘ragionevole dubbio’ che dovrebbe porsi una giuria prima di condannare
un imputato.
Diretto magistralmente e interpretato da un cast d’altissimo
livello, Giurato Numero 2 è un
dramma giudiziario solidissimo e avvincente che consente allo spettatore di
entrare davvero in quell’aula di Tribunale e persino di empatizzare con tutte
le parti in causa. Il film riesce, con molta intelligenza e giocando sulle
sfumature, mostrando una realtà soggettiva e sfaccettata, a riflettere sul
valore della giustizia, sfidando il rigido e contorto funzionamento dell’attuale
(e inadeguato) sistema giudiziario made in USA.
Al centro di questa vicenda
troviamo proprio il ‘Giurato Numero 2’ del titolo, interpretato da un intenso Nicholas
Hoult, un uomo logorato dal suo passato, dal senso di colpa, dal rimorso e dai
dubbi di coscienza, un amorevole marito e padre in cerca di redenzione, che prova
a indirizzare (e manipolare) la decisione della giuria. Fin dove è disposto ad
arrivare per proteggere la sua famiglia? Trionferà infine la giustizia? O,
meglio, qual è davvero il valore della giustizia? Coincide con la verità?
Una verità che viene
cercata fino alla fine, tenendo lo spettatore col fiato sospeso fino all’ultimo
istante, giocando sull’ambiguità morale dei protagonisti, tutti con zone di
luce e zone d’ombra. Al fianco di Hoult troviamo l’immensa Toni Collette (in
una sorta di reunion di About a Boy – Un ragazzo del 2002 in cui i due
interpretavano madre e figlio) e altri grandi nomi (come J. K. Simmons e Kiefer
Sutherland) in ruoli minori ma significativi.
Giurato Numero 2 è
un film assolutamente memorabile, che ti resta dentro dopo la visione. Un film
come ormai non se ne fanno più. Ci auguriamo che non sia l’ultimo di Clint
Eastwood, come si vocifera.
Nessun commento:
Posta un commento