di Silvia Sottile
Arriva nelle sale italiane solo il 19 e 20 novembre Pissarro. Il Padre dell’Impressionismo, secondo appuntamento della Grande Arte al Cinema, diretto da David Bickerstaff.
Nato nelle Antille, Camille Pissarro (1830-1903) scoprì la sua passione per la
pittura da giovane, a Parigi, e all’età di 43 anni riunì intorno a sé in un
nuovo collettivo un gruppo di artisti entusiasti. La loro prima mostra fu
disprezzata dalla critica, ma fu così che il gruppo acquisì il nome che
l’avrebbe reso celebre: quello di Impressionisti.
Per i 40 anni successivi, Pissarro fu la forza
trainante di quello che sarebbe diventato il movimento artistico forse più
amato al mondo. Il suo lavoro influenzò molti artisti, da Claude Monet a Paul
Cézanne.
Pissarro. Il Padre dell’Impressionismo svela la vita e l’opera
di Pissarro attraverso una serie di lettere intime e rivelatrici che l’artista
scrisse agli amici, attraverso l’archivio di Pissarro conservato presso
l’Università di Parigi e grazie alla retrospettiva a lui dedicata in quattro
decenni dall’Ashmolean di Oxford, il primo museo pubblico del Regno Unito (i
suoi battenti aprirono nel maggio del 1683). L’Ashmolean di Oxford ospita una
collezione straordinariamente ricca, tra cui l’archivio di Pissarro, che ha
permesso di accedere in esclusiva alla più vasta raccolta documentale sul
pittore.
Il film si concentra anche sulle opere della mostra
che si è tenuta al Kunstmuseum di Basilea con l’obiettivo di dimostrare come
Pissarro sia stato una forza galvanizzante che ha spinto l’arte moderna e come
senza di lui l’Impressionismo non sarebbe stato il movimento che conosciamo.
A completare il documentario, i commenti di esperti dell’Ashmolean, tra cui il
curatore senior Colin Harrison,
la responsabile delle mostre Agnes
Valenčak, il direttore del museo Alexander Sturgis, il direttore del Kunstmuseum di Basilea Josef Helfenstein, l’assistente alla ricerca Jelle Imkampe e l’assistente alla
curatela Olga Osadtsch. Tra
gli intervistati anche Claire Durand-Ruel dell’archivio
Durand-Ruel di Parigi, che offre una visione unica di Pissarro come uomo e come
artista.
Prodotto da Phil Grabsky con Exhibition on Screen.
Spiega il regista David Bickerstaff: “Ogni volta che inizio un progetto su
un artista, non vedo l’ora di scoprire qualcosa di nuovo su di lui. Nato da una
famiglia di origine ebraica a St. Thomas, nelle Indie Occidentali, Pissarro
divenne un padre di famiglia dedito al lavoro, un uomo generoso, appassionato,
sperimentatore. Un artista colto, astuto, socialmente consapevole e anarchico.
Era anche un grande scrittore di lettere, il che è un dono per un
documentarista, in quanto questi scritti forniscono una visione intima sui suoi
pensieri, sul mondo in cui viveva, sulle influenze che gli altri avevano su di
lui e sul suo approccio infallibile al fare arte. Sono grato all’Ashmolean
Museum di Oxford e al Kunstmuseum di Basilea, che sono stati incredibilmente
generosi nell’accesso alle loro mostre sul pittore, offrendo alle nostre camere
molto tempo per soffermarsi sul suo lavoro in modo dettagliato. È difficile
identificare l’opera più famosa di Pissarro, ma la cosa che mi è apparsa
evidente durante la realizzazione di questo film è che è proprio la sua
particolare e sperimentale rappresentazione della campagna francese e delle
strade parigine ad aver definito ciò che oggi intendiamo per grande pittura
impressionista. Non c’è da stupirsi che Pissarro sia stato definito “il padre”
dell’Impressionismo”.
La Grande Arte al Cinema è un progetto originale ed
esclusivo di Nexo Studios.
Per l’autunno 2024 la Grande Arte al Cinema è
distribuita in esclusiva per l’Italia da Nexo Studios con i media partner Radio
Capital, Sky Arte, MYmovies e in collaborazione con Abbonamento Musei.
Qui il trailer ufficiale:
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