di Silvia Sottile
Peter Jackson presenta un nuovo viaggio nella Terra di Mezzo, attraverso gli occhi del regista Kenji Kamiyama (la serie TV Blade Runner: Black Lotus e Ghost in the Shell: Stand Alone Complex).
Il lungometraggio d’animazione
originale di New Line Cinema Il Signore degli Anelli: La Guerra dei
Rohirrim riporta il pubblico alla scoperta dell’epico mondo portato in
vita nella trilogia de Il Signore degli Anelli, basata sui celebri
libri di J.R.R. Tolkien. Al
cinema dal 1° gennaio, distribuito da Warner Bros. Pictures.
Ambientato 183 anni prima degli eventi della trilogia
originale, Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim racconta
il destino della Casata di Helm Mandimartello, il leggendario re di Rohan. Un
attacco a sorpresa da parte di Wulf, un astuto e spietato signore del
Dunlending in cerca di vendetta per la morte di suo padre, costringe Helm e il
suo popolo a organizzare un'audace ultima resistenza nell'antica roccaforte di
Hornburg – una possente fortezza in seguito conosciuta come il Fosso di Helm.
Trovandosi in una situazione sempre più disperata, Héra, la figlia di Helm,
deve trovare il coraggio di guidare la resistenza contro un nemico mortale
intenzionato alla loro totale distruzione.
Il film è prodotto dal premio Oscar Philippa Boyens,
membro del team di sceneggiatori delle trilogie de Il Signore degli
Anelli e Lo Hobbit. Tra i produttori esecutivi figurano
Fran Walsh e Peter Jackson. La consueta squadra creativa dietro la trilogia
de Il Signore degli Anelli comprende anche i premi Oscar Alan
Lee e Richard Taylor, insieme allo stimato illustratore di Tolkien, John Howe.
Nella versione originale del film fanno parte del
talentuoso cast vocale Brian Cox (Succession)
nel ruolo di Helm Mandimartello, il potente Re di Rohan, con Gaia Wise nel
ruolo di sua figlia Héra. Miranda Otto, interprete indimenticabile e pluripremiata
della trilogia de Il Signore degli Anelli,
riprende il ruolo di Éowyn, Scudiera di Rohan, come narratrice del racconto. E la
Storia diventa Leggenda.
Il Signore degli Anelli: La Guerra dei
Rohirrim è un epico ritorno nella Terra di Mezzo in
versione anime giapponese. È proprio la scelta di questa tipologia di
animazione, tra l’altro poco fluida, ad essere probabilmente la cosa meno
convincente dell’intera operazione. Difatti questi disegni, neanche di elevata
qualità – che danno l’impressione di un lavoro fatto un po’ di fretta – poco si
sposano con il racconto leggendario che rischia di perdere in epicità. Sembra ci fosse la necessità di far uscire un film in sala per mantenere i diritti di sfruttamento cinematografico delle opere di Tolkien.
Ciò che invece emoziona fin dalle prime note è la
colonna sonora che parte subito con il tema dei Rohirrim di Howard
Shore, ripreso dalla trilogia originale de Il Signore degli Anelli, che
immediatamente trasporta lo spettatore indietro nel tempo tra i leggendari
Cavalieri di Rohan, facendo sentire pienamente l’atmosfera tolkieniana a
differenza della recente serie televisiva Gli Anelli del
Potere.
Questi richiami sonori, uniti a parecchi altri
riferimenti (a volte inseriti in maniera impeccabile, altre volte invece un po’ forzati) alla trilogia di Peter
Jackson, fungono in maniera furba allo scopo grazie all’effetto fan service,
rendendo alla fine il film più appetibile e coinvolgente.
Perché per un appassionato è comunque emozionante
assistere alle gesta di Helm Mandimartello, colui che diede il nome al
leggendario Fosso di Helm (teatro di un’epica battaglia ne Le Due Torri) e di Héra, una donna coraggiosa dallo spirito molto affine a quello di Éowyn.
In particolare la battaglia finale, pur senza raggiungere le vette di epicità del film appena citato, risulta toccante e avvincente. Indubbiamente la qualità scadente dell’animazione influisce pesantemente sul prodotto finale che rimane tuttavia a livello narrativo e mitologico un interessante tassello nelle trasposizioni dei racconti Tolkieniani, in attesa di tornare ancora una volta a vivere nuove gloriose avventure nella Terra di Mezzo.
E le iconiche musiche, fosse anche
solo per l'atmosfera che riescono a creare o per una nostalgica reazione indotta, non possono che mettere i brividi. Al pari di un
commovente omaggio nei titoli di coda a Bernard Hill, recentemente scomparso, indimenticato
interprete di Re Theoden.
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