mercoledì 8 gennaio 2025

"M - Il Figlio del Secolo" - La pagina più buia della Storia d'Italia

 di Silvia Sottile


Da venerdì 10 gennaio arriverà in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW la serie Sky Original M – Il Figlio del Secolo, dall’omonimo romanzo di Antonio Scurati vincitore del Premio Strega e bestseller internazionale (edito da Bompiani).

Reduce da un’accoglienza calorosissima all’81esima edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, dove è stata presentata fuori concorso, la serie in otto episodi diretta da Joe Wright (L’ora più buiaEspiazioneOrgoglio e Pregiudizio) racconta la nascita del fascismo in Italia e l'ascesa al potere di Benito Mussolini. A interpretare il Duce uno fra i più apprezzati attori italiani, Luca Marinelli.

Una delle serie più attese del 2025, M – Il Figlio del Secolo è prodotta da Sky Studios e da Lorenzo Mieli per The Apartment, società del gruppo Fremantle, in co-produzione con Pathé, in associazione con Small Forward Productions, in collaborazione con Fremantle e CINECITTÀ S.p.A.. La distribuzione internazionale è di Fremantle. 

Come il romanzo di partenza, la serie racconterà la storia di un Paese che si è arreso alla dittatura e la storia di un uomo che è stato capace di rinascere molte volte dalle sue ceneri. Ripercorrerà la Storia dalla fondazione dei Fasci Italiani nel 1919 fino al famigerato discorso di Mussolini in Parlamento nel gennaio del 1925, dopo l'omicidio del deputato socialista Giacomo Matteotti. Offrirà, inoltre, uno spaccato del privato di Mussolini e delle sue relazioni personali, tra cui quelle con la moglie Rachele, con l’amante Margherita Sarfatti e con altre figure iconiche dell'epoca. 

Scritta da Stefano Bises (Gomorra – La Serie, The New Pope, ZeroZeroZero, Speravo de morì prima) e Davide Serino (1992, 1993, Il Re, Esterno Notte), con soggetto di serie e soggetti di puntata firmati da Bises, Serino e Antonio Scurati, la serie racconterà gli accadimenti che portarono Mussolini a impossessarsi dell’Italia e a fondare la dittatura in modo storicamente accurato, ampiamente documentato e testimoniato da più fonti. 

La colonna sonora è composta da Tom Rowlands, noto anche per essere parte del duo britannico di musica elettronica The Chemical Brothers.




Accanto a Marinelli nel cast Francesco Russo che interpreta Cesare Rossi; Barbara Chichiarelli nei panni di Margherita Sarfatti; Benedetta Cimatti in quelli di Donna Rachele; Federico Majorana interpreta Amerigo Dumini; Lorenzo Zurzolo è invece Italo Balbo. E ancora Federico Mainardi interpreta Albino Volpi; Maurizio Lombardi nei panni di Emilio De Bono; Gianmarco Vettori in quelli di Dino Grandi; Gaetano Bruno (Doc – Nelle tue mani) interpreta Giacomo Matteotti; Paolo Pierobon (RapitoEsterno notte) nei panni di Gabriele D’Annunzio; Elena Lietti è Velia Titta, moglie di Giacomo Matteotti; Gianluca Gobbi nel ruolo di Cesare Maria de Vecchi; Gabriele Falsetta in quello di Roberto Farinacci. Vincenzo Nemolato (La chimera, Tutto chiede salvezza) è Vittorio Emanuele III.

M – Il Figlio del Secolo racconta l’ascesa politica di Mussolini e della sua creatura: il fascismo. Prima un movimento, poi un partito che Mussolini conduce fino al vertice del governo italiano per poi sovvertire la democrazia e instaurare la dittatura. 

Attraverso un linguaggio contemporaneo – con Mussolini che rompe la quarta parete e si rivolge direttamente a noi per rivelarci i suoi pensieri più inconfessabili e commentare le svolte della Storia – la serie offre un ritratto originale, “pop”, a tratti pregno di umorismo nero, dell’uomo che, pur avendo tradito ideali, persone e istituzioni, pur essendosi macchiato di atti di violenza inaudita, fece innamorare di sé l’Italia intera, diventandone l’incontrastato Duce. 

Lungi dall’essere un racconto apologetico, anzi, M – Il Figlio del Secolo mostra agli occhi dello spettatore tutto l’orrore e la violenza del fascismo, attraverso la realtà dei fatti storici. L’ascesa incontrastata al potere di Mussolini con ogni mezzo lecito e soprattutto illecito, e il vergognoso silenzio complice delle istituzioni e di chi avrebbe potuto fare qualcosa per fermarlo. Fino alla punta dell’iceberg, l’omicidio di Giacomo Matteotti, l’unico a non farsi sedurre e a denunciare le aberrazioni, le efferate violenze e la mostruosità del fascismo.




Ciò che colpisce in particolare è il tono utilizzato. Un difficilissimo quanto riuscitissimo mix di sottile ironia e tragedia. Un inizio quasi con i toni della commedia che via via diventa sempre più dark fino a tramutarsi in dramma profondo, facendo emergere il vortice nero di violenza e sopraffazione del fascismo. E la figura di Mussolini, tutt’altro che mitizzata, che inizialmente aveva sedotto Italia ed Europa, viene mostrata in tutto il suo orrore e la sua meschinità. Non c’è neanche bisogno di definirlo esplicitamente un ‘mostro’ perché l’evidenza dei fatti, la Storia e le immagini crude e reali parlano da sole, con un dolorosissimo e devastante excursus di mostruosità ed efferatezze, nel silenzio colpevole delle istituzioni, che lo porterà a instaurare la dittatura.

M – Il Figlio del Secolo, al pari del potente e coraggioso romanzo di Scurati (dichiaratamente antifascista) è una serie grandiosa, non solo a livello di produzione e realizzazione che ne fa un lavoro tecnicamente impeccabile e magistrale, ma anche (se non soprattutto) per ciò di cui parla e che mostra, per il messaggio che trasmette, specie in un momento storico in cui purtroppo la destra sta riprendendo potere.

Un progetto televisivo di elevatissima qualità cinematografica, al tempo stesso ipnotico e agghiacciante, dal taglio assolutamente perfetto per colpire nel segno, che racconta la pagina più buia, devastante e carica di orrori della storia d’Italia. Per non dimenticare e per far sì che la storia non si ripeta. Perché “il fascismo è violenza e sopraffazione”.

In tutto ciò emerge l’interpretazione monumentale, strepitosa e carismatica di Luca Marinelli, nel ruolo della vita. Non ci sono parole adatte ad esprimere la sua superlativa bravura nel vestire i panni di una figura così lontana dal suo sentire (come ci ha raccontato in conferenza stampa). Un ruolo così delicato e complesso da rappresentare un grosso rischio, eppure Marinelli riesce a centrare perfettamente il bersaglio, evitando abilmente di cadere nella macchietta. Una straordinaria prova artistica (emotivamente devastante) che dimostra, ancora una volta, in maniera definitiva, tutto il suo talento. Uno dei migliori attori italiani della sua generazione, se non il migliore in assoluto. 






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