di Silvia Sottile
Da venerdì 10 gennaio arriverà in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW la serie Sky Original M – Il Figlio del Secolo, dall’omonimo romanzo di Antonio Scurati vincitore del Premio Strega e bestseller internazionale (edito da Bompiani).
Reduce da un’accoglienza
calorosissima all’81esima edizione della Mostra internazionale d’arte
cinematografica di Venezia, dove è stata presentata fuori concorso, la serie in
otto episodi diretta da Joe Wright (L’ora più buia, Espiazione, Orgoglio
e Pregiudizio) racconta la nascita del fascismo in Italia e l'ascesa al
potere di Benito Mussolini. A interpretare il Duce uno fra i più apprezzati attori
italiani, Luca Marinelli.
Una delle serie più attese del 2025, M – Il
Figlio del Secolo è
prodotta da Sky Studios e da Lorenzo Mieli per The Apartment, società del
gruppo Fremantle, in co-produzione con Pathé, in associazione con Small Forward
Productions, in collaborazione con Fremantle e CINECITTÀ S.p.A.. La
distribuzione internazionale è di Fremantle.
Come il romanzo di partenza, la serie racconterà la
storia di un Paese che si è arreso alla dittatura e la storia di un uomo che è
stato capace di rinascere molte volte dalle sue ceneri. Ripercorrerà la Storia
dalla fondazione dei Fasci Italiani nel 1919 fino al famigerato discorso di
Mussolini in Parlamento nel gennaio del 1925, dopo l'omicidio del deputato
socialista Giacomo Matteotti. Offrirà, inoltre, uno spaccato del privato di
Mussolini e delle sue relazioni personali, tra cui quelle con la moglie
Rachele, con l’amante Margherita Sarfatti e con altre figure iconiche
dell'epoca.
Scritta da Stefano Bises (Gomorra – La
Serie, The New Pope, ZeroZeroZero, Speravo de morì prima) e Davide
Serino (1992, 1993, Il Re, Esterno Notte), con soggetto di serie e
soggetti di puntata firmati da Bises, Serino e Antonio Scurati, la serie
racconterà gli accadimenti che portarono Mussolini a impossessarsi dell’Italia
e a fondare la dittatura in modo storicamente accurato, ampiamente documentato
e testimoniato da più fonti.
La colonna sonora è composta da Tom Rowlands,
noto anche per essere parte del duo britannico di musica elettronica The
Chemical Brothers.
Accanto a Marinelli nel cast Francesco Russo che
interpreta Cesare Rossi; Barbara Chichiarelli nei panni di Margherita
Sarfatti; Benedetta Cimatti in quelli di Donna Rachele; Federico
Majorana interpreta Amerigo Dumini; Lorenzo Zurzolo è invece
Italo Balbo. E ancora Federico Mainardi interpreta Albino
Volpi; Maurizio Lombardi nei panni di Emilio De Bono; Gianmarco
Vettori in quelli di Dino Grandi; Gaetano Bruno (Doc – Nelle
tue mani) interpreta Giacomo Matteotti; Paolo Pierobon (Rapito, Esterno
notte) nei panni di Gabriele D’Annunzio; Elena Lietti è Velia Titta,
moglie di Giacomo Matteotti; Gianluca Gobbi nel ruolo di Cesare Maria de
Vecchi; Gabriele Falsetta in quello di Roberto
Farinacci. Vincenzo Nemolato (La chimera, Tutto chiede salvezza)
è Vittorio Emanuele III.
M – Il Figlio del Secolo racconta
l’ascesa politica di Mussolini e della sua creatura: il fascismo. Prima un
movimento, poi un partito che Mussolini conduce fino al vertice del governo
italiano per poi sovvertire la democrazia e instaurare la dittatura.
Attraverso un linguaggio contemporaneo – con Mussolini
che rompe la quarta parete e si rivolge direttamente a noi per rivelarci i suoi
pensieri più inconfessabili e commentare le svolte della Storia – la serie
offre un ritratto originale, “pop”, a tratti pregno di umorismo nero, dell’uomo
che, pur avendo tradito ideali, persone e istituzioni, pur essendosi macchiato
di atti di violenza inaudita, fece innamorare di sé l’Italia intera,
diventandone l’incontrastato Duce.
Lungi dall’essere un racconto apologetico, anzi, M
– Il Figlio del Secolo mostra agli occhi dello spettatore tutto l’orrore
e la violenza del fascismo, attraverso la realtà dei fatti storici. L’ascesa
incontrastata al potere di Mussolini con ogni mezzo lecito e soprattutto
illecito, e il vergognoso silenzio complice delle istituzioni e di chi avrebbe
potuto fare qualcosa per fermarlo. Fino alla punta dell’iceberg, l’omicidio di
Giacomo Matteotti, l’unico a non farsi sedurre e a denunciare le aberrazioni, le efferate violenze e la mostruosità del fascismo.
Ciò che colpisce in particolare è il tono utilizzato. Un
difficilissimo quanto riuscitissimo mix di sottile ironia e tragedia. Un inizio
quasi con i toni della commedia che via via diventa sempre più dark fino a
tramutarsi in dramma profondo, facendo emergere il vortice nero di violenza e
sopraffazione del fascismo. E la figura di Mussolini, tutt’altro che mitizzata,
che inizialmente aveva sedotto Italia ed Europa, viene mostrata in tutto il suo
orrore e la sua meschinità. Non c’è neanche bisogno di definirlo esplicitamente un ‘mostro’ perché l’evidenza dei fatti, la Storia e le
immagini crude e reali parlano da sole, con un dolorosissimo e
devastante excursus di mostruosità ed efferatezze, nel silenzio colpevole delle
istituzioni, che lo porterà a instaurare la dittatura.
M – Il Figlio del Secolo,
al pari del potente e coraggioso romanzo di Scurati (dichiaratamente antifascista)
è una serie grandiosa, non solo a livello di produzione e realizzazione che ne
fa un lavoro tecnicamente impeccabile e magistrale, ma anche (se non
soprattutto) per ciò di cui parla e che mostra, per il messaggio che trasmette,
specie in un momento storico in cui purtroppo la destra sta riprendendo potere.
Un progetto televisivo di elevatissima qualità
cinematografica, al tempo stesso ipnotico e agghiacciante, dal taglio assolutamente perfetto per colpire nel segno, che racconta
la pagina più buia, devastante e carica di orrori della storia d’Italia. Per non
dimenticare e per far sì che la storia non si ripeta. Perché “il fascismo è violenza e sopraffazione”.
In tutto ciò emerge l’interpretazione monumentale,
strepitosa e carismatica di Luca Marinelli, nel ruolo della vita. Non ci sono
parole adatte ad esprimere la sua superlativa bravura nel
vestire i panni di una figura così lontana dal suo sentire (come ci ha raccontato in
conferenza stampa). Un ruolo così delicato e complesso da rappresentare un grosso rischio, eppure Marinelli riesce a centrare perfettamente il bersaglio, evitando abilmente di cadere
nella macchietta. Una straordinaria prova artistica (emotivamente devastante)
che dimostra, ancora una volta, in maniera definitiva, tutto il suo talento. Uno
dei migliori attori italiani della sua generazione, se non il migliore in
assoluto.
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