di Silvia Sottile
Eccoci finalmente giunti al momento tanto atteso dagli appassionati di cinema di tutto il mondo! Nella notte tra domenica 2 e lunedì 3 marzo saranno assegnati gli Oscar 2025. In Italia potremo seguire la diretta sulla Rai.
Quest’anno, incredibile a dirsi, regna grande
incertezza in diverse categorie di rilievo, come nella più importante, ovvero
il Miglior Film. Difatti i vari premi precursori – dai Golden Globes ai BAFTA,
dai SAG, DGA, PGA fino ai Critics Choiche Awards, non hanno tracciato una
strada unanime come accaduto invece lo scorso anno, quando tutti convergevano
su Oppenheimer (qui la nostra recensione).
Come sempre, noi abbiamo analizzato la situazione in
maniera dettagliata e ci siamo divertiti ad azzardare i nostri pronostici, sottolineando
non solo chi presumiamo potrà vincere, ma anche chi è il nostro favorito.
E qui i nostri pronostici per gli Oscar 2025:
MIGLIOR FILM
Come dicevamo, non è emerso
un nome che metta tutti d’accordo. Inizialmente i favoriti sembravano essere Emilia Perez (qui la nostra recensione) e The Brutalist (qui la nostra recensione), premiati ai Golden Globes. Ma se l’opera colossale
di Brady Corbet ha perso slancio probabilmente a causa della sua durata
eccessiva, il musical crime di Jacques
Audiard deve il suo tonfo a vicende extra cinematografiche, ovvero le
polemiche legate a vecchi tweet razzisti della protagonista Karla Sofia Gascon,
prima interprete transgender a ricevere una nomination agli Oscar. Nelle ultime
settimane sono emersi altri due validissimi titoli che si contenderanno
presumibilmente la statuetta più ambita: Anora (qui la nostra recensione) di Sean Baker (DGA, PGA e Critics Choice Award) e Conclave (qui la nostra recensione) di Edward Berger (BAFTA e SAG) che ha conquistato terreno
proprio negli ultimi giorni. Sfida apertissima. Chi la spunterà? Noi abbiamo
amato entrambi i film (visti alla Festa del Cinema di Roma) anche se si tratta
di due generi completamente diversi. Forse al momento appare leggermente
favorito Anora che è il nostro colpo
di fulmine 2024. Ma siamo davvero sul filo di lana ed entrambe le pellicole sarebbero
meritevoli del prestigioso riconoscimento.
PS: Clamorosa esclusione
dalle nomination a Miglior Film per A
Real Pain (qui la nostra recensione) e, cosa ancor più grave, è stato totalmente dimenticato Civil War (qui la nostra recensione) di Alex Garland, secondo noi uno dei migliori
titoli dello scorso anno.
MIGLIOR REGIA
Anche qui si tratta
essenzialmente di un gioco a due: Sean Baker (Anora) che ha trionfato un po’ a sorpresa ai DGA vs Brady Corbet (The Brutalist) che ha vinto quasi tutti
gli altri premi, con quest’ultimo infatti favorito. Piccola annotazione
critica: non avrebbe vinto, ma la mancata nomination a Denis Villeneuve per Dune – Parte Due (qui la nostra recensione) ci sembra un delitto.
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
Anche in questa categoria, dove brucia l’esclusione di Daniel Craig per Queer di Luca Guadagnino, regna l’incertezza. Sembrava ormai certo il secondo Oscar per Adrien Brody (The Brutalist) che aveva trionfato in tutti i premi precursori. Fino ai SAG, dove la statuetta è andata inaspettatamente a Timothée Chalamet per la sua interpretazione di Bob Dylan in A Complete Unknown (qui la nostra recensione). A nostro avviso resta favorito Brody ma non ci stupirebbe affatto veder salire sul palco Chalamet, che potrebbe togliere proprio a Brody lo scettro di attore più giovane ad aggiudicarsi la statuetta come miglior attore protagonista. Entrambi straordinari. A loro si aggiunge un’altra interpretazione da Oscar, quella di Ralph Fiennes in Conclave che incredibilmente è rimasto fuori dai giochi. Sembra che in molti all’Academy siano erroneamente convinti che ne abbia già vinto uno. In effetti come è possibile che un attore di tale livello (da Schindler's List a Il Paziente Inglese, giusto per citare i due titoli per cui ha avuto la nomination in passato) non abbia mai ricevuto l’Oscar?
MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA
In questa categoria ci saremmo aspettati di trovare
candidate anche Angelina Jolie (Maria - qui la nostra recensione)
e Nicole Kidman, premiata con la Coppa Volpi a Venezia per Babygirl (qui la nostra recensione) e invece non sono riuscite neanche ad entrare in cinquina.
Il nostro cuore e il nostro tifo vanno assolutamente a Mikey Madison,
straordinaria protagonista di Anora,
che ha trionfato ai BAFTA. Ma siamo quasi certi della vittoria di Demi Moore (The Substance). Ottima anche la sua
interpretazione ma non la migliore tra le 5 candidate. Sappiamo però come
l’Academy abbia una passione per queste storie di ‘riscatto’. Tra l’altro la
Moore ha trionfato sia ai Golden Globe che ai SAG quindi sembrerebbe ormai
fatta.
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Non c’è storia: Kieran Culkin per A Real Pain di Jesse Eisenberg. Ha vinto
tutto. E noi siamo pienamente d’accordo.
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Esattamente come sopra: Zoe Saldana (Emilia Perez)
MIGLIOR FILM INTERNAZIONALE
Qui, nonostante le polemiche di cui abbiamo già
parlato, dovrebbe spuntarla Emilia Perez di
Jacques Audiard, e siamo tutti d’accordo. L’unico titolo che potrebbe
insediarne il successo è il brasiliano Io
sono ancora qui ma ci pare molto difficile.
MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE
Dopo il trionfo agli Annie
Awards, e avendo anche il supporto di un colosso come DreamWorks, dovrebbe
vincere il delizioso Il Robot Selvaggio,
a cui vanno anche le nostre preferenze. A meno che non faccia il colpaccio
l’animazione lettone Flow – Un Mondo da
salvare.
MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
A Real Pain o Anora
MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Conclave
MIGLIOR FOTOGRAFIA
The Brutalist
MIGLIOR MONTAGGIO
Qui
non vorremmo esprimerci per protesta perché manca la sacrosanta candidatura per
Challengers (qui la nostra recensione) di Luca Guadagnino, a nostro avviso il miglior montaggio in
assoluto dell’anno. A questo punto ripieghiamo su Conclave.
MIGLIORI COSTUMI
Wicked (qui la nostra recensione)
MIGLIOR SCENOGRAFIA
Wicked
MIGLIOR TRUCCO E ACCONCIATURA
The Substance
MIGLIOR SONORO
Dune – Parte Due o A Complete Unknown
MIGLIORI EFFETTI VISIVI
Dune – Parte Due
MIGLIOR COLONNA SONORA
Anche qui riteniamo vergognosa l’esclusione della fantastica colonna sonora di Trent Reznor e Atticus Ross (Challengers) che hanno giustamente trionfato ai Golden Globes. A questo punto facciamo il tifo per Conclave (alternativa molto plausibile The Brutalist)
MIGLIOR CANZONE ORIGINALE
Qui
non c’è gara: "El Mal", Emilia Pérez (Clément
Ducol, Camille, Jacques Audiard), cantata da Zoe Saldana e Karla Sofia Gascon.
Non ci esprimiamo su Cortometraggi e Documentari dato
che non li abbiamo visionati.
Come sempre bellissimo!
RispondiElimina