di Diletta Nicastro
Il 20 febbraio esce al cinema Paddington in Perù, prodotto da StudioCanal, Columbia Pictures, Kinoshita Group e Heyday Films e distribuito da Eagle Pictures. Si tratta del terzo film del franchise Paddington dopo i successi di Paddington (2014) e Paddington 2 (2017).
Il cast originale rimane pressoché invariato con Hugh
Bonneville (Downton Abbey, Notthing Hill) che riprende i panni di
Henry Brown, Madeleine Harris e Samuel Joslin, che interpretano i due giovani
Judy e Jonathan Brown, e Julie Walters (Harry
Potter, Mamma Mia!), che torna
sul grande schermo dopo quattro anni di assenza per una lunga malattia
divertendosi ad interpretare Mrs Bird.
In originale rimangono anche le voci di Ben Whishaw (Ritorno a Brideshead, Spectre) nel ruolo di Paddington e di
Imelda Staunton (Il tesoro di Vera Drake,
Harry Potter e l’Ordine della Fenice) in quello di zia Lucy, mentre in
italiano i due orsi principali sono doppiati da Francesco Mandelli e Graziella
Polesinanti.
Cambia l’attrice che interpreta Mrs Brown che passa da
Sally Hawkins a Emily Mortimer (Match
Point, Shutter Island). Vi sono
poi importanti new entry con Antonio Banderas (Evita, La maschera di Zorro)
nel ruolo di Hunter Cabot e del Premio Oscar® Olivia Colman (La favorita, The crown) in quello
della Reverenda Madre.
La regia è affidata al debuttante Dougal Wilson,
nominato al Grammy® nel 2009 per il video di Life in Technicolor II dei Coldplay.
Le riprese del film sono avvenute nell’estate –
autunno del 2023, mentre la pellicola è uscita in Gran Bretagna l’8 novembre
2024 e negli Usa il 14 febbraio 2025 con Sony Pictures.
La trama si discosta notevolmente dai due capitoli
precedenti perché questa volta si parte alla volta del Perù, Paese di cui è
originario Paddington (il tenero orso creato da Michael Bond nel 1958 è infatti
un ‘orso con gli occhiali’, unico orso sudamericano, nonché ultimo
rappresentante degli orsi dal muso corto).
Mentre la famiglia Brown si prepara a profondi
cambiamenti per la crescita dei figli, infatti, arriva a Londra una lettera
allarmante della Madre Superiora dell’ospizio dove si è ritirata Lucy, l’amata
zia di Paddington, in cui si comunica che l’orsa sta tenendo comportamenti
assai strani ed insoliti. L’intera famiglia Brown parte alla volta del Perù per
comprendere cosa sia accaduto a zia Lucy, ma arriva troppo tardi. Zia Lucy è
sparita. Ma ha lasciato dietro di sé una mappa misteriosa che condurrebbe alla
leggendaria El Dorado.
Con l’aiuto dell’esploratore Hunter Cabot e della
figlia Gina (Carla Tous), la famiglia Brown si avventura per un viaggio
pericoloso nel cuore dell’Amazzonia seguendo indizi che solo un orso può
dipanare…
Le location del film, suddivise tra Colombia e Perù,
sono mozzafiato e trasportano la fantasia dei bambini (e degli adulti) in un
mondo selvaggio e quasi magico, seppur realissimo. Una particolare nota al sito
in cui sono state girate le scene in cui i protagonisti si avvicinano a El
Dorado: si tratta infatti della meravigliosa Machu Michu (Patrimonio
dell’Umanità dell’Unesco dal 1983). Le antiche rovine inca non interpretano
loro stesse, quindi le riprese mostrano solo alcuni dettagli o close-up sulle
vestigia andine (niente templi, niente Huayna Picchu), ma l’incanto è garantito
(Machu Pichu è invece ben distinguibile nel poster promozionale del film).
La colonna sonora è scritta dal Premio Oscar® Dario
Marianelli (Espiazione, Orgoglio e Pregiudizio), inclusa la
canzone Let’s prepare for Paddinton interpretata
da Olivia Coleman, un tormentone allegro e divertente destinato ad essere
fischiettato ben oltre la fine del film.
Complessivamente si tratta di una fiaba forte e
intensa, piena di battute ricche di humor britannico (assolutamente da non
perdere la scena dopo i credits) e di situazioni esilaranti (la scena con il
ragno velenoso è da standing ovation), che prima ancora che gli spettatori ha
fatto divertire moltissimo gli attori. La recitazione è caricata il giusto
(memorabili i siparietti di Antonio Banderas che interpreta anche tutti i suoi
più assurdi antenati) e il finale (che ovviamente non sveliamo per non fare
spoiler) è da applausi.
Un film allegro e divertente per tutta la famiglia,
che fa riflettere sull’importanza del restare uniti anche nel cambiamento.
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