giovedì 27 febbraio 2025

“Silenzio!” - Niente scandali tra i banchi di scuola

 di Valerio Brandi


La vita di Julien (François Civil), giovane e brillante insegnante di lettere di un liceo francese, viene di colpo stravolta quando una sua studentessa di nome Leslie (Toscane Duquesne) lo accusa di molestie sessuali.  

Non ci sono vere prove se non le parole della ragazza che afferma che il suo docente da qualche tempo ci sta provando con lei in base a una serie di sguardi e parole. La scuola si sente costretta ad avvisare la famiglia e così aumenteranno i problemi.  

Julien viene denunciato ma in attesa delle indagini può continuare ad insegnare, anche perché inizialmente i suoi colleghi lo difendono. Il problema principale per lui è invece il fratello maggiore (e tutore) di Leslie, un tipo pericoloso che da quel giorno non fa altro che intimidirlo aspettandolo fuori dalla scuola. Riuscirà Julien non solo a sopravvivere ma anche a dimostrare la sua innocenza? 

Il titolo originale del film è Pas de vagues (Niente scandali), un movimento nato in Francia nel 2010 e diventato più corposo nel 2018 per difendere gli insegnanti accusati ingiustamente dai loro studenti, dato che spesso e volentieri i dirigenti delle scuole preferivano non aiutare i docenti coinvolti, per motivi il più delle volte egoistici.  

Inoltre Silenzio! è un lungometraggio decisamente personale perché è una storia vera, accaduta proprio a Teddy Lussi-Modeste. Il regista di Il prezzo del successo (nonché sceneggiatore di Jeanne du Barry – La favorita del re) è tutt’oggi anche un insegnante, e nel 2020 è stato anche lui ingiustamente accusato di molestie sessuali da una sua studentessa, ma fortunatamente alla fine è riuscito ad ottenere giustizia. Questi problemi naturalmente non affliggono solo la Francia, quindi la storia è importantissima anche per il pubblico italiano, e non solo.  




Negli ultimi anni, anche per via dei social network che hanno potenziato il classico sistema “sbatti il mostro in prima pagina”, si è persa molto l’importanza del garantismo e quindi, quando un uomo innocente si ritrova coinvolto in situazioni come questa, è davvero dura non solo uscirne pulito ma anche restare incolume. Segno che il mondo non riesce proprio a cambiare in meglio, limitandosi solo a passare da un estremo all’altro.  

Grazie ai racconti dei nostri nonni e genitori, ma anche grazie a film come Auguri professore (con protagonista Silvio Orlando) siamo venuti a conoscenza di una scuola dove non solo i docenti colpivano con la bacchetta gli studenti indisciplinati ma erano praticamente intoccabili: i loro voti ma anche le loro semplici dichiarazioni non potevano essere discusse, anche quando erano palesemente in torto.  

Oggi invece un professore può avere paura di essere troppo severo nelle valutazioni, perché potrebbe subire non solo l’ira dei genitori dei suoi studenti, ma anche le false accuse di quest’ultimi.  

Inoltre Silenzio! è anche una forte critica al politicamente corretto che cerca di impedire l’insegnamento di certi artisti soltanto perché oggi ad alcuni appaiono controversi.  

Nel caso di Julien la polizia comincia a pensare alla sua colpevolezza per il semplice fatto di aver letto in classe una poesia di Pierre de Ronsard, un autore che parla di seduzione: quindi gli insegnanti che leggeranno il Conte Ugolino dall’Inferno Dantesco rischiano di essere accusati di cannibalismo?  




C’è un altro elemento poi che ha reso Silenzio! di Teddy Lussi-Modeste un lavoro interessante oltre che estremamente coraggioso: la sessualità del protagonista. Julien è omosessuale ma dentro la scuola non lo sapeva nessuno, almeno fino a quando un video a tradimento sui social non ha spoilerato tutto. Da quel momento molti dei suoi colleghi gli hanno chiesto perché lo avesse sempre tenuto nascosto, anche dopo le accuse di Leslie, perché questo aspetto poteva essergli d’aiuto.  

Per una volta...” afferma giustamente Julien. Mostrando anche l’ipocrisia di certe persone che davvero pensano che un uomo non sia in grado di commettere certi crimini solo perché appartenente a una cosiddetta minoranza.

Questi sono i contenuti formativi e gli insegnamenti sociali che ci ha trasmesso Silenzio!, mentre per quel che riguarda la parte prettamente cinematografica possiamo dire che è stato fatto anche qui un eccellente lavoro.  

François Civil, come era prevedibile, ha rubato la scena un po’ a tutti (e se il film avrà successo sarà in gran parte per merito suo, del resto durante le anteprime in patria molti sono andati soprattutto per incontrare il nuovo D’Artagnan – qui la nostra recensione de I tre moschettieri - D'Artagnan) ma naturalmente non è l’unico elemento di valore in questo lungometraggio.  

Data la vicenda raccontata, la maggior parte del cast è composta da attori giovanissimi, con professionisti già famosi a livello internazionale (Mallory Wanecque, interprete di Océane, ha anche vinto un premio alla Festa del Cinema di Roma 2022), ma la maggior parte di loro sono stati “presi dalla scuola”. Parafrasiamo Tre uomini e una gamba per dire che Teddy Lussi-Modeste ha scelto personalmente tanti studenti adatti all’occasione che hanno quindi esordito sul grande schermo, e in maniera decisamente egregia.  




Silenzio! è un thriller ansiogeno e claustrofobico davvero riuscito, in cui lo spettatore potrà provare empatia dall’inizio alla fine sia per il protagonista ma anche per altri personaggi, come quello di Laura (Agnès Hurstel) e di Leslie perché, nonostante tutto quello che ha fatto, si capisce fin dall’inizio che anche lei è una vittima, non del professore ma della violenza familiare espressa dal fratello maggiore.

Con undici mesi di ritardo rispetto alla Francia Silenzio! è dunque arrivato anche in Italia. Una prima presentazione è avvenuta presso l’Institut Français Centre Saint-Louis di Roma alla presenza del regista, il quale ha regalato al pubblico un pregevole dibattito dopo la proiezione. Presente anche la distribuzione Italiana di No.Mad Entertainment, grazie alla quale Silenzio! è nostre sale dal 27 febbraio.  





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