di Valerio Brandi
Prodotto da BIP, in associazione con NYMERIA FILMS e distribuito da Direct to digital, il 17, 18 e 19 marzo 2025 sarà al cinema in Italia Eyes Everywhere, opera seconda di Simona Calo e docufilm dedicato a un tema molto attuale e delicato: l’impatto dell’intelligenza artificiale sulla vita presente e futura dell’umanità.
Un lungometraggio che è al 90% documentario e per il
restante 10% opera di finzione. Per quel che riguarda quest’ultima assistiamo a
una classica storia catastrofistica su una eventuale caduta globale
dell’intelligenza artificiale. Un argomento trattato moltissimo di recente
(basti pensare alla serie televisiva targata Netflix Zero Day con protagonista Robert De Niro) ma anche qualche anno fa
con Falla girare 2 – Offline di
Giampaolo Morelli.
Doveroso citare questo film Prime Video perché tra gli
attori protagonisti c’era Christopher Lambert, presente anche in Eyes
Everywhere.
L’iconico volto di Connor MacLeod (Highlander - L'ultimo immortale, 1986), ma
anche di Tarzan e Beowulf, nel film di Simona Calo interpreta Mark, un pezzo
grosso della Nasa e padre di Jodie (Francesca Inaudi).
Quest’ultima è una ispettrice di polizia che per
risolvere la crisi dovuta alla caduta del sistema di intelligenza artificiale
si rivolgerà a Matt (Dean Michael Gregory), un famoso hacker. Insieme
cercheranno di scoprire chi è il colpevole di tutto questo, e più di un indizio
fa pensare al misterioso Dottor Borghese (Fortunato Cerlino).
La parte documentaristica dedicata all’intelligenza
artificiale vede molti esperti, italiani ed internazionali (per quest’ultimi
c’è naturalmente il doppiaggio in over-sound), parlare dell’argomento.
Trattasi di Yuko Harayama, Carlos Moreno, Gabriele
Benedetto, Erika Piirmets, Luigi Ksawery Lucà, Fabrizio Arena, Partel-Peeter
Pere, Luca Mascaro, Andrea Taglioni, Antonio Valitutti, Fidelia Cascini,
Alessia Canfarini, Mario Basetti, Franco Malerba, Paolo Benanti e Raffaele
Mauro.
Abbiamo avuto la possibilità di fare qualche domanda alla
regista Simona Calo e agli interpreti Christopher Lambert, Fortunato
Cerlino e Francesca Inaudi. Naturalmente, tra le varie cose, abbiamo chiesto a
tutti un’opinione sull’intelligenza artificiale:
Simona Calo: “Bella
domanda. Dipende dall’uso che se ne fa. Parlando con gli esperti ho visto che
in alcuni settori si potrebbero veramente fare cose eccezionali con l’intelligenza
artificiale. Ad esempio nella sanità. Però chiaramente dobbiamo tener presenti
i problemi etici e di privacy che potrebbero esserci se deleghiamo troppo a
queste macchine”.
Christopher Lambert: “L’intelligenza artificiale potrà avere un impatto sul cinema ma
sicuramente non avrà un impatto sul cuore. Non può rimpiazzare quello che viene
dal cuore”.
Fortunato Cerlino: “Un’opinione sull’intelligenza artificiale me la sono fatta. Come al
solito il problema non è mai lo strumento ma è sempre l’uso che se ne fa. Il problema
grosso è che la scienza e la tecnologia viaggiano a una velocità superiore a
quella dell’evoluzione umana e questo è un grande pericolo”.
Francesca Inaudi: “Penso
che l’intelligenza artificiale, così come tutta la tecnologia, finché rimane
uno strumento non è né buono né cattivo, è semplicemente uno strumento. È l’eccesso
dell’uso che lo rende potenzialmente pericoloso. Credo che tutto stia nel come
viene utilizzato”.
Le nostre interviste sono interamente disponibili sul
nostro canale YouTube ai seguenti link:
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