di Silvia Sottile
Moni Ovadia e Giulio Corso in
regia Guglielmo Ferro
scenografie Fabiana
Di Marco - costumi Alessandra
Benaduce - musiche Massiliano
Pace - fotografie Riccardo
Bagnoli
con Tommaso
Cardarelli, Nicolò Giacalone, Pap Yeri Samb, Filippo Rusconi, Moreno Pio
Mondì, Giuliano Bruzzese, Marco Delle Fratte
produzione Centro
Teatrale Bresciano, Teatro Quirino, Compagnia Molière
TEATRO QUIRINO – ROMA
1-13 APRILE 2025
Moby Dick è
la storia di un’ossessione epica che ha la fisionomia di una tragedia
shakesperiana, tale è il senso drammatico dei suoi personaggi. Moby Dick non
è una balena, è una condanna, una maledizione che diventa sfida tra uomini.
Il Pequod è il vascello stregato che porta la ciurma verso la perdizione. Il
doblone d’oro sull’albero del Pequod e il patto di sangue dei marinai sono la
chiamata mefistofelica verso gli abissi della non-conoscenza.
Achab è ossessionato dalla vendetta, è uomo empio
che disconosce Dio, l’uomo dell’oltre e della violazione. Starbuck è il suo
alter ego, voce della prudenza, della coscienza, testimone di una visione
teocentrica che si scaglia contro la blasfemia dell’odio di Achab verso la
balena bianca.
In questo Moby Dick diretto da Guglielmo Ferro, che vede in Moni Ovadia lo straordinario protagonista, la narrazione teatrale inizia sul Pequod, dove si consumerà la tragedia di tutti i personaggi – Queequeg, Pip, Ismaele, Lana caprina, Tashtego, Flask, Daggoo, Stubb, Fedallah – in un susseguirsi frenetico di tempeste, battute di caccia, avvistamenti, bonacce, canti, riti pagani e preghiere.
E se nella ricerca maniacale di Moby Dick è la follia
a guidare il capitano Achab, è sul piano del conflitto umano contro Starbuck
che Achab conosce l’orrore: la parte recondita della sua stessa
coscienza. La malattia di Achab è Moby Dick, ma Starbuck ne è la
manifestazione clinica. Moby Dick gli fa male con la sua “assenza” lì dove
Starbuck lo fa con la sua “presenza”.
Un conflitto posto sullo stesso piano, uno specchio
dove galleggia il peccato originale...una balena bianca in un abisso nero. E
poi lo specchio si crepa.
Non c’è redenzione sul Pequod, solo una fitta nebbia.
DATE TOURNEE 2024/2025
Sulmona – Comunale Caniglia - 23 marzo
Campobasso - 27-28 marzo
Sarno – Teatro Luigi De Lise - 29 marzo
Avezzano – Teatro dei Marsi - 30 marzo
Roma - Teatro Quirino - 1-13 aprile
Reggio Calabria – Cilea - 15 aprile
Ferrara – Comunale - 2-4 maggio
Brescia – Sociale - 6-11 maggio
TEATRO QUIRINO
Via Delle Vergini, 7 - 00187 Roma
info e prenotazioni Tel. 06.6794585 - biglietteria@teatroquirino.com
prezzo biglietto da 35 € a
16 € - disponibili su www.teatroquirino.it
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