mercoledì 19 marzo 2025

"The Monkey" - La morte arriva per tutti

 di Valerio Brandi


C’è una scimmia giocattolo vintage che con un meccanismo a molla batte un tamburo. Un tipo di giocattolo molto in voga nel passato che farebbe gola ai collezionisti. Ma una volta ottenuta, tutti i nuovi proprietari cercano di liberarsene... perché sembra che quando la scimmietta suona il tamburo con le sue bacchette, avvengano morti improvvise e spesso molto brutali!  

Tra gli ultimi proprietari ci sono i gemelli Hal e Bill Shelburn che si accorgono della maledizione dopo che vedono morire un loro caro familiare subito dopo un rullo di tamburi dell’inquietante giocattolo. Decidono quindi di incatenare nella sua scatola la scimmietta e di nasconderla in un luogo sicuro, e per un po’ sembra che sia davvero tutto finito. Ma, appunto, solo per un po’...  

Prodotto da Atomic Monster e Black Bear Pictures, The Monkey sarà al cinema in Italia grazie a Eagle Pictures a partire da giovedì 20 marzo 2025, circa un mese dopo la distribuzione statunitense.  

Un nuovo lungometraggio horror a basso costo (circa 10 milioni di dollari) che si è già abbondantemente ripagato, anche perché può fregiarsi sulla sua locandina di tre grandi protagonisti di questo genere. Uno dei produttori è James Wan (Saw e The Conjuring), mentre il regista è Oz Perkins – figlio di Anthony Perkins (ricordate Pysco?) – che recentemente ha avuto ancor più successo internazionale grazie a un vero gioiello come Longlegs.  

Ma The Monkey non sarebbe mai diventato un film senza il contributo dell’autore originale, ossia uno dei più grandi scrittori horror di sempre: Stephen King. Una storia pubblicata per la prima volta nel 1985 nell’antologia di racconti “Scheletri” e che ha avuto il merito di rendere angoscianti le scimmie giocattolo (venendo citate in continuazione, addirittura in prodotti per la famiglia come Toy Story 3).   




Tornando ad Oz Perkins, quest’ultimo si è occupato anche della sceneggiatura, modificando alcune cose ma mantenendo lo spirito della storia originale. La scimmietta nel suo film batte il tamburo invece che i piatti, così come l’albero genealogico mostrato nel libro è un po’ diverso anche se molti nomi del racconto originale sono stanti mantenuti.  

Piccole cose che non hanno minimamente influito sulla validità di questo lungometraggio: The Monkey è un horror sconvolgente ma al tempo stesso divertente, nel senso che c’è molta macabra ironia, persino un po’ Tarantiniana, nelle varie morti mostrate. I decessi sono spesso assurdi, fantasiosi, ma neanche troppo splatter per i deboli di stomaco.  

Theo James (saga di Divergent) e Christian Convery (Cocainorso) sono stati poi molto bravi nell’interpretare il doppio ruolo (il primo nella versione adulta mentre il secondo in quella giovanile dei due gemelli protagonisti, Hal e Bill), visto che spesso e volentieri i due personaggi si ritrovano nella stessa scena, l’uno di fronte all’altro.  

Inoltre The Monkey ci regala una veloce ma comunque significativa apparizione di Elijah Wood (Frodo nella Trilogia de Il Signore degli Anelli) così come abbiamo un cameo dello stesso regista Oz Perkins nei panni dello zio Chip.  





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