di Valerio Brandi
Massimo De Core (Gilles Rocca) è uno dei più importanti e talentuosi calciatori italiani, ed è anche una delle ultime bandiere di questo sport, perché ha sempre giocato con la stessa squadra fin dalle giovanili.
Purtroppo è anche un cosiddetto “perdente di
successo”, perché è arrivato a quarant’anni senza ancora vincere un trofeo
ufficiale in carriera. Fortunatamente per lui le cose possono cambiare proprio
in zona Cesarini, perché in occasione della sua ultima partita da
calciatore c’è una finale con una coppa in palio, e la sua squadra viene
anche data come favorita.
Proprio per questo motivo la malavita ha messo gli
occhi sulla finalissima. Diverse persone, tra cui anche vecchi membri della
squadra locale, cominciano a ricattare Massimo: se non combinerà la partita, la
sua vita verrà distrutta. Ora il Capitano si trova di fronte a un bivio: far
perdere i suoi così nessuno verrà a sapere dei suoi errori non solo giovanili
ma anche recenti, oppure non accettare questo ricatto e rischiare non solo la
vita familiare e sociale ma anche la propria incolumità.
Fare un film di genere sportivo valido è sempre difficile, perché devi risultare convincente nel mettere in scena i vari gesti tecnici e atletici dei personaggi, e non sempre si è in grado di scritturare giocatori professionisti come in Fuga per la vittoria. E allora piuttosto che fare film di calcio è meglio farne uno sul mondo del calcio.
L’ultima
sfida è una storia di finzione, con atleti fittizi e senza
nomi sulle divise che giocano in squadre senza nome, perché questi dettagli non
sono appunto fondamentali. Il nuovo film di Antonio Silvestre non ha
voluto mostrare solo i lati negativi di questo mondo come le partite truccate
per via delle scommesse, ma anche tutti i motivi per cui il calcio non è
davvero solo un gioco.
Avere un pallone tra i piedi (o nei guanti) è il
sogno fin da bambini di milioni di persone. Inizi a giocare solo
perché ti piace, ma dentro di te cominci a sperare che un giorno possa
diventare un qualcosa di più. Ma se alla fine tutti questi sogni non si
realizzano non significa che il calcio tu non possa continuare a viverlo in un
altro modo. Semplicemente da tifosi. Una passione che può unire le persone,
anche molto diverse tra di loro o sconosciute fino a pochi secondi prima, e che
può essere un modo sano di evadere dalla triste e dura realtà di tutti i
giorni.
L’ultima
sfida è un film nostalgico, ma in senso più che buono,
perché anche se la storia è di pura invenzione, i ricordi sono più che
reali. Due vecchie glorie di questo sport come Evaristo Beccalossi ed Aldo
Serena hanno dei piccoli camei, e vengono raccontate e mostrate delle cose
forse oggi sconosciute alle nuovissime generazioni.
Le partite sentite in radio solo la domenica, il
subbuteo, la schedina del totocalcio, oltre a una chicca ancor più particolare:
il calcio made in Japan. E no, non stiamo parlando di un Anime
come Holly e Benji, ma del suo
più grande predecessore: Arrivano i
Superboys, con la sigla Goal di
Luigi Lopez che è parte integrante della colonna sonora di L’ultima sfida.
Un film per tutti, anche per le donne, non solo perché
il calcio possono seguirlo tutti, ma pure per il fatto che abbiamo due grandi
attrici in questo nuovo lavoro di Antonio Silvestre: Michela
Quattrociocche che nella parte della moglie di Massimo De Core ci mostra i lati
positivi e negativi del mondo dei social media, mentre è ancor più fondamentale
il personaggio di Giulia Cappelletti. Nel ruolo della figlia del Capitano
ci mostra non solo il progressivo aumento di interesse per il calcio
femminile, ma anche alcuni tipi di molestie sessuali che purtroppo posso
capitare ad alcune atlete.
Prodotto da MAC Film con Amaranta Frame e PFA
Films, e realizzato con la partecipazione di Compagnia Leone
Cinematografica, Global Thinking Foundation e Fortore Energia, con il
contributo Apulia Film Commission e della Direzione Generale
Cinema del Ministero della Cultura, L’ultima
sfida sarà al cinema da giovedì 3 aprile con la distribuzione di Amaranta
Frame e PFA films.
Qui il video della conferenza stampa:
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