di Valerio Brandi
Michelle Giraud (Hélène Vincent) è una vispa pensionata che vive una vita tranquilla in un adorabile paesino della Borgogna (Francia).
Tranquillità significa però anche solitudine: a parte la sua migliore amica – Marie-Claude Perrin (Josiane Balasko) – Michelle non ha molta compagnia, perché quello che le rimane della sua famiglia non solo vive a Parigi ma sua figlia Valérie (Ludivine Sagnier) la va a trovare il meno possibile per via di vecchie ruggini legate alla sua infanzia.
Le poche volte che Valérie si fa viva è perché ha bisogno di soldi. A Michelle comunque questo non importa più di tanto, perché almeno può rivedere il suo adorato nipotino Lucas (Garlan Erlos). Per l’occasione decide di preparare un piatto speciale a base di funghi, che però finisce per mangiare solo Valérie, con effetti disastrosi. La figlia accusa la madre di averla appositamente avvelenata, mentre Michelle afferma che si è trattato solo di un incidente.
Valérie non vuole sentire ragioni. Una volta uscita dall’ospedale riparte subito per Parigi, decisa a non rivedere più la mamma tanto odiata. Michelle è disperata all’idea di non poter più trascorrere del tempo con il nipote ma i problemi non sembrano essere finiti qui. Vincent (Pierre Lottin), il figlio di Marie-Claude, è appena uscito di prigione, e la sua presenza nel paesino potrebbe sconvolgere ancor di più la già complicata situazione.
Dopo Mon Crime
- La colpevole sono io (2023), François Ozon torna al cinema con un nuovo
film di genere giallo, solo che – come si intuisce dalla sinossi – Sotto le foglie (Quand vient l'automne in originale) non è unito alla
commedia (come il lungometraggio con Nadia Tereszkiewicz) ma al
dramma familiare.
Un giallo alla Simenon (autore molto cinematografico
ultimamente, basti pensare a Il caso Belle Steiner, uscito poche settimane fa al cinema in Italia) come ha affermato
lo stesso regista, perché l’atmosfera e le intenzioni di molti dei suoi
protagonisti sono decisamente misteriose, difficili da individuare con assoluta
certezza.
Michelle non è certo una criminale e, nonostante tutto,
vuole bene a sua figlia. È tuttavia innegabile il fatto che se Valérie non
dovesse esserci più, lei sarebbe più felice perché avrebbe la possibilità di
vivere con il suo amato nipotino Lucas. Magari i funghi velenosi a tavola
non erano davvero un incidente... Michelle era lucida quando li ha scelti,
oppure una parte del suo inconscio non le ha consentito fare attenzione?
Molto meno criptico il gesto di Vincent nel suo
tentativo di aiutare Michelle, mentre è ancor più interessante il quadro
psicologico del giovane Lucas nei confronti delle azioni del figlio di Marie –
Claude.
Questo film inoltre mette in mostra tutte le
difficoltà delle lavoratrici sessuali di riuscire a coniugare questo
mestiere con la vita familiare: un ragionamento importante soprattutto in questo
periodo.
Sotto
le foglie non parla solo dell’autunno ma anche dell’inverno
della vita, dato che la parte finale è ambientata diversi anni dopo gli eventi
iniziali. Un film molto commovente, sia per come si conclude, sia perché in più
occasioni Michelle ha delle visioni oniriche riguardanti la figlia, in modo da
poter esplorare ancor di più i suoi possibili sensi di colpa.
Vincitore di due premi al Festival internazionale del
Cinema di San Sebastián 2024, dopo essere uscito in Francia lo scorso 2 ottobre
2024, Sotto le foglie di François
Ozon è al cinema da giovedì 10 aprile 2025 grazie a BIM Distribuzione.
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