mercoledì 26 ottobre 2016

“Cicogne in missione”: avventura animata per tutta la famiglia



di Silvia Sottile


Una gradita sorpresa alla Festa del Cinema di Roma 2016 è stata sicuramente Cicogne in missione di Nicholas Stoller e Doug Sweetland, pellicola presentata fuori concorso nella sezione autonoma e parallela di Alice nella Città, che da sempre regala piccoli gioielli a cui prestare attenzione.

Un tempo le cicogne consegnavano i bambini, adesso non più. Quel business non generava abbastanza profitti, del resto si sa che ci sono anche altri modi per avere figli. Meglio dunque trasformarsi in una moderna società di consegna di prodotti ordinari, stile Amazon. E le cose vanno alla grande. Se non fosse che Tulip (voce italiana affidata ad Alessia Marcuzzi), un’orfana umana mai consegnata 18 anni prima, riattiva per sbaglio la fabbrica dei bambini a seguito di una lettera scritta da Nate, un bambino che vuole un fratellino. Tocca a Junior (Federico Russo), giovane cicogna rampante in odore di promozione, aiutare la ragazza nella consegna del neonato, per evitare di finire nei guai. Naturalmente nel corso della loro missione accadrà tutto il possibile e l’impossibile, numerose avventure e incontri con simpatici personaggi, tra cui il piccione Toady (doppiato da Vincenzo Salemme), i pinguini e i meravigliosi lupi-Transformers, la vera chicca (a livello di animazione) del film.


Gli autori e produttori di The Lego Movie sfornano un altro divertentissimo prodotto per famiglie rivolto sia ai bambini che agli adulti, grazie alla presenza di vari livelli stratificati di significato come nella migliore tradizione animata. La storia infatti può essere interpretata diversamente a seconda dell’età del pubblico. È indubbio che il target di riferimento sia costituito dai bambini, con tante gag simpatiche e divertenti, un umorismo semplice ma efficace e di sicura presa. Eppure nella sottile (in fondo neanche troppo) e feroce critica al mondo materialista contemporaneo – in cui tutti sono presi dal lavoro, dimenticandosi di trascorrere tempo con famiglia e affetti e perdendo momenti preziosi che non torneranno mai più (in particolare con i figli piccoli come ad esempio giocare insieme) – emerge tutto il valore del film. Ed è questo l’aspetto rivolto soprattutto ai genitori che sicuramente accompagneranno i bambini in sala.



Cicogne in missione è dunque un prodotto divertente e tenero al tempo stesso. Si ride tanto, si riflette e alla fine addirittura ci si commuove. È un film ricco di simpaticissime gag, emozioni e spunti interessanti, grazie ad un’ottima scrittura, ad una qualità impeccabile dell’animazione e a colori sgargianti che conquistano anche a livello visivo. 

Cicogne in missione, al cinema dal 20 ottobre, è la pellicola perfetta per tutta la famiglia.  



“American Pastoral”: la fine del sogno americano



di Silvia Sottile


American Pastoral è la trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo di Philip Roth, vincitore del Premio Pulitzer nel 1997. Questo film, presentato in anteprima mondiale come preapertura della Festa del Cinema di Roma, segna l'esordio alla regia per Ewan McGregor, che è anche il protagonista della pellicola.



Seymour Levov, detto "Lo Svedese" (McGregor) sembra aver avuto tutto dalla vita ed incarna il perfetto Sogno Americano del dopoguerra tra successi professionali e gioie familiari. Alto, bello, atletico e ricco, ha sposato l’ex Miss New Jersey (Jennifer Connelly) e rilevato l’azienda di famiglia. Il suo mondo va in frantumi quando la figlia (Dakota Fanning), ormai adolescente, compie un attacco terroristico che provoca una vittima. Com’è possibile che una tragedia di queste proporzioni sia accaduta proprio allo Svedese? Dove ha sbagliato? Il dramma prende il via proprio quando Levov si rende conto di non conoscere la figlia, ormai in fuga dalla giustizia, e trascorre il resto della sua vita a cercare di ritrovarla. Nel cast anche David Strathairn (Coppa Volpi per  la sua interpretazione in Good Night, and Good Luck), Uzo Aduba e Rupert Evans.


Indubbiamente il materiale di partenza era già di suo molto complesso e particolarmente difficile da trasporre sul grande schermo. Ciò denota sicuramente una certa ambizione da parte del regista nel lavorare a questo progetto, soprattutto considerando che si tratta, come abbiamo detto, della sua opera prima. 

Se il romanzo capolavoro di Roth, un caposaldo della letteratura americana, lungo ben quattrocento pagine, analizzava a fondo i problemi politici e sociali dell’America degli anni ’60 e ’70 da cui emerge un quadro desolante (il terrorismo interno, l’aggressività  politicizzata contro il sistema costituito e in particolare contro la guerra in Vietnam), la pellicola di McGregor li lascia sullo sfondo per assumere un contorno più intimistico e concentrarsi in particolare sul rapporto padre-figlia e sull’incomprensione reciproca tra due generazioni profondamente diverse.


 L’argomento è comunque interessante ma la realizzazione purtroppo non è all’altezza. Il regista, probabilmente a causa della sua inesperienza, non riesce a cogliere la complessità del materiale di partenza, onestamente poco aiutato dalla sceneggiatura di John Romano. Inoltre anche il semplice dramma familiare che vediamo sullo schermo manca di quel pathos e di quell’autenticità necessari a rendere coinvolgente e toccante una tragedia di tale portata. Tutto sembra filtrato da una patina di perfezionismo formale (attori belli, costumi impeccabili, fotografia perfetta, trama lineare e senza sussulti) a scapito delle emozioni, che non riescono ad arrivare allo spettatore. 


Fortunatamente a salvare American Pastoral ci pensa il cast, grazie a scelte che si sono rivelate tutte azzeccate: McGregor  riesce ad esprimere i sentimenti dello Svedese anche solo con l’espressione dello sguardo, bravissime sia la Connelly che la Fanning, ormai molto più che una giovane promessa.

Nelle nostre sale dal 20 ottobre.

venerdì 21 ottobre 2016

The Young Pope: il giovane Papa di Sorrentino ha il volto di Jude Law

di Silvia Sottile


Dal 21 ottobre 2016 va in onda in prima visione mondiale su Sky Atlantic HD The Young Pope, la nuova attesissima serie di Paolo Sorrentino (Oscar per La Grande Bellezza) con protagonista Jude Law, nel ruolo immaginario di Lenny Belardo, un giovane e anticonvenzionale Papa americano. Nel ricco cast internazionale troviamo anche il premio Oscar Diane Keaton (Suor Mary), lo straordinario Silvio Orlando (Cardinal Voiello), Scott Shepherd (Cardinal Dussolier), Cécile de France (Sofia Dubois), Javier Càmara (Monsignor Gutierrez), Ludivine Saigner (Ester Aubry), James Cromwell (Cardinal Spencer) e in più segnaliamo la partecipazione di Toni Bertorelli, Gianluca Guidi, Maurizio Lombardi e Stefano Accorsi.

martedì 18 ottobre 2016

I Medici - Masters of Florence: photocall e conferenza stampa

di Silvia Sottile



La presentazione alla stampa della nuova attesissima serie I Medici con Richard Madden e Dustin Hoffman, in onda su Rai 1 a partire da martedì 18 ottobre in prima visione mondiale, è avvenuta a Firenze, nella splendida cornice del Salone dei Cinquecento, a Palazzo Vecchio, nei meravigliosi luoghi dove si sono anche svolte realmente le riprese. Presenti il creatore Frank Spotnitz, il regista Sergio Mimica-Gezzan, la cantante Skin (è lei a intonare l'emozionante e sublime sigla di apertura sulla straordinaria musica di Paolo Buonvino) e buona parte del cast internazionale: Annabel Scholey, Guido Caprino, Alessandro Sperduti, Ken Bones, Alessandro Preziosi, Sarah Felberbaum, Miriam Leone, Valentina Bellè, Steven Waddington.

domenica 16 ottobre 2016

BRACCIALETTI ROSSI 3 - photocall

di Silvia Sottile

Domenica 16 ottobre (alle 20.35 su Rai 1) va in onda la terza serie di Braccialetti Rossi. La scelta dell'orario in primissima serata (evitando il consueto programma preserale) deriva dalla voglia di andare incontro al target di pubblico, costituito per lo più da giovani e giovanissimi.
Ai personaggi già noti e molto amati, di cui si continueranno a seguire le emozionanti vicende, si aggiungono numerose e interessanti new entry. 
Nel corso della presentazione alla stampa, avvenuta martedì 11 ottobre presso la sede Rai di Viale Mazzini, abbiamo avuto modo di seguire la prima puntata e di scattare le foto di rito a tutti i protagonisti della nuova stagione. Ecco dunque il nostro photocall completo:

"Café Society": Un delizioso affresco anni '30

di Silvia Sottile








Negli ultimi anni il grande regista e sceneggiatore Woody Allen – 4 i premi Oscar al suo attivo per Io e Annie, Hanna e le sue Sorelle e Midnight in Paris – continua ad avere un’instancabile e costante vena creativa che lo porta a realizzare un film dietro l’altro, con risultati altalenanti: alcune pellicole si sono rivelate dei piccoli gioielli, altre non sono riuscite a rendersi indimenticabili. 

Café Society, presentato in apertura fuori concorso al 69° Festival di Cannes, è senza ombra di dubbio uno dei suoi lavori recenti più riusciti, sembra infatti quasi di respirare realmente un’aria magica di altri tempi, un’atmosfera retrò romantica e malinconica, e vi ritroviamo tutte le migliori tematiche care al regista che ci regala un delizioso affresco degli anni ’30.


Bobby Dorfman (Jesse Eisenberg) è un giovane ebreo che vive nel Bronx (dove è nato) con i genitori, Rose (Jeannie Berlin) e Marty (Ken Stott). Della famiglia fanno parte anche il disinvolto fratello gangster Ben (Corey Stoll), la protettiva sorella Evelyn (Sari Lennick) e suo marito, l’intellettuale Leonard (Stephen Kunken). Bobby lascia New York per cercare fortuna ad Hollywood, dove lo zio Phil (Steve Carell) è un potente produttore cinematografico e può aiutarlo a trovare lavoro in quel mondo. Phil gli presenta anche la sua segretaria, Vonnie (Kristen Stewart), di cui Bobby si innamora, ma la ragazza è impegnata con un altro uomo. Bobby lascia dunque l’effimera Hollywood per tornare a New York (allontanarsi dal proprio ambiente a volte fa capire che invece è proprio quello il posto in cui ci si trova a proprio agio) dove inizia a gestire, con successo, un night club insieme al fratello Ben entrando in contatto con la Café Society. Qui conosce la bella Veronica (Blake Lively) con cui si sposa, ma un giorno incontra nuovamente Vonnie…



La storia forse non è particolarmente originale ma è raccontata in modo divino. I film di Woody Allen sono infatti sempre caratterizzati da dialoghi brillanti e ironici, frutto di una scrittura perfetta. Alcune battute che il regista mette in bocca al protagonista (ovviamente Bobby rappresenta un suo giovane alter ego) sono a dir poco disarmanti. C’è anche la voce fuori campo (dello stesso Allen) che in alcuni momenti della pellicola racconta l’evolversi delle vicende quasi si trattasse di una favola. Attraverso una dolceamara storia d’amore emerge tutto il fascino del mondo di Hollywood che però si rivela effimero ed illusorio, specie al confronto con la brillante e mondana Café Society Newyorkese, fatta di scandali, cultura, e immancabile gusto europeo.

Si tratta di una commedia romantica ma anche profondamente malinconica e dal retrogusto amaro. La vita non sempre regala ciò che desideri, a volte fai scelte sbagliate di cui poi ti penti, e allora non rimane che sognare.



Meraviglioso l’accompagnamento musicale: la colonna sonora è naturalmente jazz; le scenografie sono accurate e scintillanti ma soprattutto merita di essere sottolineata la fotografia mozzafiato del nostro Vittorio Storaro (premio Oscar per Apocalypse Now, Reds e L’Ultimo Imperatore) alla prima collaborazione con Woody Allen, che per la prima volta nella sua carriera ha girato il film in digitale. L’immagine dei protagonisti sullo sfondo di Central Park è da cartolina.

Ottimo anche il cast: Jesse Eisenberg è straordinario, riesce a reggere la maggior parte del film con la sua brillante interpretazione; la bravura di Steve Carell, visti anche i progetti a cui ha preso parte ultimamente, non può certo essere messa in discussione e lo dimostra anche in un ruolo da non protagonista; Blake Lively è di una bellezza incantevole e tiene la scena con la sua sola presenza; persino Kristen Stewart riesce a recitare bene, mostrandosi convincente e abbandonando la sua solita mancanza di espressività.



Café Society, al cinema dal 29 settembre, è un film molto godibile, da non perdere: ironico, romantico, nostalgico, ammaliante, che riesce ad affascinare nel modo giusto l’anima dello spettatore.

sabato 8 ottobre 2016

American Pastoral - Photocall e Conferenza Stampa

di Silvia Sottile


American Pastoral è la trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo di Philip Roth, vincitore del Premio Pulitzer. Il film segna l'esordio alla regia per Ewan McGregor, che è anche il protagonista della pellicola (nel ruolo di Seymour Levov, detto "Lo Svedese"), insieme a Jennifer Connelly (sua moglie Dawn Levov) e Dakota Fanning (sua figlia Merry Levov). Il dramma prende vita quando la figlia di una coppia che sembrava aver avuto tutto e incarnava il sogno americano, compie un attentato terroristico in cui c'è una vittima. Come è potuta accadere proprio allo Svedese una tragedia di queste proporzioni? Il film sarà nelle nostre sale a partire dal 20 ottobre.

Ewan McGregor e Jennifer Connelly hanno incontrato la stampa romana all'Hotel Bernini Bristol lunedì 3 ottobre, in occasione della premiere mondiale di American Pastoral, tenutasi a Roma la sera stessa presso il Cinema Barberini. L'evento costituiva una preapertura dell'XI Festa del Cinema di Roma. Ecco i nostri scatti (foto di Silvia Sottile) del photocall e della conferenza stampa:

DeepWater - Inferno sull'Oceano: photocall e conferenza stampa

di Silvia Sottile


Il 6 ottobre è uscito al cinema il film DeepWater - Inferno sull'Oceano di Peter Berg che racconta la storia realmente accaduta (era il 20 aprile 2010) di uno dei più gravi disastri ambientali causati dall'uomo: la devastante esplosione (con conseguente incendio) della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon, il successivo e inesorabile sversamento di petrolio nel Golfo del Messico e il dramma dei 126 lavoratori che si trovavano a bordo (di cui 11 persero la vita) divenuti improvvisamente coraggiosi eroi per salvare il maggior numero di vite. Tra gli interpreti di questo disaster movie atipico (in quanto punta anche a fare informazione sugli eventi) Kurt Russell e Kate Hudson. Protagonista (e produttore) Mark Wahlberg che il 3 ottobre ha presentato il film alla stampa romana, spiegando i motivi che lo hanno spinto ad affrontare questo tema delicato.

Ecco alcuni scatti (di Silvia Sottile) al photocall presso l'Hotel de Russie.

sabato 1 ottobre 2016

Festa del Cinema di Roma - Programma e Ospiti

di Silvia Sottile




E' stato presentato ufficialmente ieri mattina presso l'Auditorium Parco della Musica il programma ufficiale dell' XI edizione della Festa del Cinema di Roma che si svolgerà dal 13 al 23 ottobre 2016. Piera Detassis (Presidente della Fondazione Cinema per Roma) e Antonio Monda (Direttore Artistico della Festa del Cinema) hanno illustrato alla stampa tutti gli eventi che caratterizzeranno i 10 giorni della kermesse, che interesserà non solo l’Auditorium progettato da Renzo Piano, ma tutta la Capitale, dal centro alle periferie. Grande Cinema, anteprime mondiali, tanti gli incontri, un red carpet ricco di star, mostre, omaggi e retrospettive. Ecco dunque il programma:

martedì 27 settembre 2016

"L'Allieva" - minirecensione e conferenza stampa al Quirinetta

di Silvia Sottile



Da martedì 27 settembre alle 21.15 arriva su Rai 1 la fiction L'Allieva, tratta dai primi tre romanzi della giovane scrittrice messinese Alessia Gazzola: L'Allieva, Un segreto non è per sempre e Sindrome da cuore in sospeso (ed. Longanesi). Dal successo letterario alla tv: sei prime serate per la regia di Luca Ribuoli.