Dal 21 ottobre 2016 va in onda in prima visione mondiale su Sky Atlantic HD The Young Pope, la nuova attesissima serie di Paolo Sorrentino (Oscar per La Grande Bellezza) con protagonista Jude Law, nel ruolo immaginario di Lenny Belardo, un giovane e anticonvenzionale Papa americano. Nel ricco cast internazionale troviamo anche il premio Oscar Diane Keaton (Suor Mary), lo straordinario Silvio Orlando (Cardinal Voiello), Scott Shepherd (Cardinal Dussolier), Cécile de France (Sofia Dubois), Javier Càmara (Monsignor Gutierrez), Ludivine Saigner (Ester Aubry), James Cromwell (Cardinal Spencer) e in più segnaliamo la partecipazione di Toni Bertorelli, Gianluca Guidi, Maurizio Lombardi e Stefano Accorsi.
venerdì 21 ottobre 2016
martedì 18 ottobre 2016
I Medici - Masters of Florence: photocall e conferenza stampa
di Silvia Sottile
La presentazione alla stampa della nuova attesissima serie I Medici con Richard Madden e Dustin Hoffman, in onda su Rai 1 a partire da martedì 18 ottobre in prima visione mondiale, è avvenuta a Firenze, nella splendida cornice del Salone dei Cinquecento, a Palazzo Vecchio, nei meravigliosi luoghi dove si sono anche svolte realmente le riprese. Presenti il creatore Frank Spotnitz, il regista Sergio Mimica-Gezzan, la cantante Skin (è lei a intonare l'emozionante e sublime sigla di apertura sulla straordinaria musica di Paolo Buonvino) e buona parte del cast internazionale: Annabel Scholey, Guido Caprino, Alessandro Sperduti, Ken Bones, Alessandro Preziosi, Sarah Felberbaum, Miriam Leone, Valentina Bellè, Steven Waddington.
domenica 16 ottobre 2016
BRACCIALETTI ROSSI 3 - photocall
di Silvia Sottile
Domenica 16 ottobre (alle 20.35 su Rai 1) va in onda la terza serie di Braccialetti Rossi. La scelta dell'orario in primissima serata (evitando il consueto programma preserale) deriva dalla voglia di andare incontro al target di pubblico, costituito per lo più da giovani e giovanissimi.
Ai personaggi già noti e molto amati, di cui si continueranno a seguire le emozionanti vicende, si aggiungono numerose e interessanti new entry.
Nel corso della presentazione alla stampa, avvenuta martedì 11 ottobre presso la sede Rai di Viale Mazzini, abbiamo avuto modo di seguire la prima puntata e di scattare le foto di rito a tutti i protagonisti della nuova stagione. Ecco dunque il nostro photocall completo:
"Café Society": Un delizioso affresco anni '30
di Silvia Sottile
Negli ultimi anni il grande regista e sceneggiatore Woody
Allen – 4 i premi Oscar al suo attivo per Io
e Annie, Hanna e le sue Sorelle e
Midnight in Paris – continua ad avere un’instancabile e costante vena
creativa che lo porta a realizzare un film dietro l’altro, con risultati
altalenanti: alcune pellicole si sono rivelate dei piccoli gioielli, altre non
sono riuscite a rendersi indimenticabili.
Café
Society, presentato in apertura fuori concorso al 69°
Festival di Cannes, è senza ombra di
dubbio uno dei suoi lavori recenti più riusciti, sembra infatti quasi di respirare
realmente un’aria magica di altri tempi, un’atmosfera retrò romantica e malinconica, e vi ritroviamo tutte le migliori tematiche
care al regista che ci regala un delizioso affresco degli anni ’30.
Bobby Dorfman (Jesse Eisenberg) è un giovane ebreo
che vive nel Bronx (dove è nato) con i genitori, Rose (Jeannie Berlin) e Marty
(Ken Stott). Della famiglia fanno parte anche il disinvolto fratello gangster
Ben (Corey Stoll), la protettiva sorella Evelyn (Sari Lennick) e suo marito,
l’intellettuale Leonard (Stephen Kunken). Bobby lascia New York per cercare
fortuna ad Hollywood, dove lo zio Phil (Steve Carell) è un potente produttore cinematografico
e può aiutarlo a trovare lavoro in quel mondo. Phil gli presenta anche la sua
segretaria, Vonnie (Kristen Stewart), di cui Bobby si innamora, ma la ragazza è
impegnata con un altro uomo. Bobby lascia dunque l’effimera Hollywood per tornare
a New York (allontanarsi dal proprio ambiente a volte fa capire che invece è
proprio quello il posto in cui ci si trova a proprio agio) dove inizia a
gestire, con successo, un night club insieme al fratello Ben entrando in
contatto con la Café Society. Qui
conosce la bella Veronica (Blake Lively) con cui si sposa, ma un giorno
incontra nuovamente Vonnie…
La storia forse non è particolarmente originale ma è
raccontata in modo divino. I film di Woody Allen sono infatti sempre
caratterizzati da dialoghi brillanti e ironici, frutto di una scrittura
perfetta. Alcune battute che il regista mette in bocca al protagonista
(ovviamente Bobby rappresenta un suo giovane alter ego) sono a dir poco disarmanti. C’è anche la voce fuori
campo (dello stesso Allen) che in alcuni momenti della pellicola racconta
l’evolversi delle vicende quasi si trattasse di una favola. Attraverso una
dolceamara storia d’amore emerge tutto il fascino del mondo di Hollywood che
però si rivela effimero ed illusorio, specie al confronto con la brillante e
mondana Café Society Newyorkese, fatta di scandali, cultura, e immancabile gusto
europeo.
Si tratta di una commedia romantica ma anche
profondamente malinconica e dal retrogusto amaro. La vita non sempre regala ciò
che desideri, a volte fai scelte sbagliate di cui poi ti penti, e allora non
rimane che sognare.
Meraviglioso l’accompagnamento musicale: la colonna
sonora è naturalmente jazz; le scenografie sono accurate e scintillanti ma
soprattutto merita di essere sottolineata la fotografia mozzafiato del nostro
Vittorio Storaro (premio Oscar per Apocalypse
Now, Reds e L’Ultimo Imperatore)
alla prima collaborazione con Woody Allen, che per la prima volta nella sua
carriera ha girato il film in digitale. L’immagine dei protagonisti sullo
sfondo di Central Park è da
cartolina.
Ottimo anche il cast: Jesse Eisenberg è
straordinario, riesce a reggere la maggior parte del film con la sua brillante
interpretazione; la bravura di Steve Carell, visti anche i progetti a cui ha
preso parte ultimamente, non può certo essere messa in discussione e lo
dimostra anche in un ruolo da non protagonista; Blake Lively è di una bellezza
incantevole e tiene la scena con la sua sola presenza; persino Kristen Stewart
riesce a recitare bene, mostrandosi convincente e abbandonando la sua solita
mancanza di espressività.
Café
Society, al cinema dal 29 settembre, è un film molto
godibile, da non perdere: ironico, romantico, nostalgico, ammaliante, che
riesce ad affascinare nel modo giusto l’anima dello spettatore.
sabato 8 ottobre 2016
American Pastoral - Photocall e Conferenza Stampa
di Silvia Sottile
American Pastoral è la trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo di Philip Roth, vincitore del Premio Pulitzer. Il film segna l'esordio alla regia per Ewan McGregor, che è anche il protagonista della pellicola (nel ruolo di Seymour Levov, detto "Lo Svedese"), insieme a Jennifer Connelly (sua moglie Dawn Levov) e Dakota Fanning (sua figlia Merry Levov). Il dramma prende vita quando la figlia di una coppia che sembrava aver avuto tutto e incarnava il sogno americano, compie un attentato terroristico in cui c'è una vittima. Come è potuta accadere proprio allo Svedese una tragedia di queste proporzioni? Il film sarà nelle nostre sale a partire dal 20 ottobre.
Ewan McGregor e Jennifer Connelly hanno incontrato la stampa romana all'Hotel Bernini Bristol lunedì 3 ottobre, in occasione della premiere mondiale di American Pastoral, tenutasi a Roma la sera stessa presso il Cinema Barberini. L'evento costituiva una preapertura dell'XI Festa del Cinema di Roma. Ecco i nostri scatti (foto di Silvia Sottile) del photocall e della conferenza stampa:
DeepWater - Inferno sull'Oceano: photocall e conferenza stampa
di Silvia Sottile
Il 6 ottobre è uscito al cinema il film DeepWater - Inferno sull'Oceano di Peter Berg che racconta la storia realmente accaduta (era il 20 aprile 2010) di uno dei più gravi disastri ambientali causati dall'uomo: la devastante esplosione (con conseguente incendio) della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon, il successivo e inesorabile sversamento di petrolio nel Golfo del Messico e il dramma dei 126 lavoratori che si trovavano a bordo (di cui 11 persero la vita) divenuti improvvisamente coraggiosi eroi per salvare il maggior numero di vite. Tra gli interpreti di questo disaster movie atipico (in quanto punta anche a fare informazione sugli eventi) Kurt Russell e Kate Hudson. Protagonista (e produttore) Mark Wahlberg che il 3 ottobre ha presentato il film alla stampa romana, spiegando i motivi che lo hanno spinto ad affrontare questo tema delicato.
Ecco alcuni scatti (di Silvia Sottile) al photocall presso l'Hotel de Russie.
sabato 1 ottobre 2016
Festa del Cinema di Roma - Programma e Ospiti
di Silvia Sottile
E' stato presentato ufficialmente ieri mattina presso l'Auditorium
Parco della Musica il programma ufficiale dell' XI
edizione della Festa del Cinema di Roma che
si svolgerà dal 13 al 23 ottobre 2016. Piera Detassis (Presidente
della Fondazione Cinema per Roma) e Antonio Monda (Direttore Artistico della
Festa del Cinema) hanno illustrato alla stampa tutti gli eventi che
caratterizzeranno i 10 giorni della kermesse, che interesserà non solo l’Auditorium
progettato da Renzo Piano, ma tutta la Capitale, dal centro alle periferie. Grande
Cinema, anteprime mondiali, tanti gli incontri, un red carpet ricco di star, mostre,
omaggi e retrospettive. Ecco dunque il programma:
martedì 27 settembre 2016
"L'Allieva" - minirecensione e conferenza stampa al Quirinetta
di Silvia Sottile
Da martedì 27 settembre alle 21.15 arriva su Rai 1 la fiction L'Allieva, tratta dai primi tre romanzi della giovane scrittrice messinese Alessia Gazzola: L'Allieva, Un segreto non è per sempre e Sindrome da cuore in sospeso (ed. Longanesi). Dal successo letterario alla tv: sei prime serate per la regia di Luca Ribuoli.
sabato 24 settembre 2016
"Elvis & Nixon": quando il Re incontrò il Presidente
di Silvia Sottile
Elvis
& Nixon è davvero una bella sorpresa
cinematografica di questo autunno. Narra la vera storia dell’incredibile quanto
improbabile incontro (eppure realmente accaduto) tra due carismatici
personaggi: il Presidente degli Stati Uniti più conservatore degli ultimi anni,
Richard Nixon, ben prima dello scandalo Watergate
che lo costrinse alle dimissioni, e il Re del Rock, Elvis Presley, all’inizio
della china discendente della sua carriera.
La foto che ritrae le due celebri personalità
stringersi la mano è la più richiesta dagli Archivi di Stato, ciò che stupisce
è che si tratta di un evento reale… ma cosa accadde davvero? È proprio quello
che cerca di immaginare la regista Liza Johnson nel realizzare questo progetto,
con uno stile accattivante e coinvolgente e una brillante vena ironica, se non addirittura
comica e grottesca (non ci aspettavamo di ridere così tanto), senza dimenticare l’accurato
approfondimento psicologico sulla personalità dei due contendenti (con un tocco
crepuscolare) e le loro rispettive schermaglie, supportati ciascuno dal proprio
entourage e dalle proprie ragioni.
Siamo nel 1970, Elvis (Michael Shannon) è
imprigionato nel suo personaggio e consapevole di ciò che può ottenere. Preoccupato
per la situazione critica del suo Paese, decide che vuole collaborare col
Governo come agente federale anti-droga. L’unico che può conferirgli il
distintivo speciale è il Presidente degli Stati Uniti. Scrive dunque a Nixon
(Kevin Spacey) una lettera di sei pagine spiegando le sue ragioni. Dall’altra
parte abbiamo un Presidente preoccupato di perdere consensi, pertanto il suo
staff vede positivamente questo incontro per provare a prendere voti tra i
giovani e tra tutti i fan di Presley. Così, un po’ controvoglia, Nixon accetta
di incontrare Elvis… ed è qui che il film, già ben costruito e dal ritmo
dinamico, dà il suo meglio: nel confronto tra queste due Star, merito
naturalmente delle straordinarie interpretazioni dei due protagonisti.
Michael Shannon non somiglia fisicamente ad Elvis,
eppure riesce a cogliere alla perfezione ogni tratto del Re del Rock e fin dai
primi istanti cattura l’attenzione e si trasforma completamente nel
personaggio, regalando una grande performance, perfetta, intensa e impeccabile.
Che il due volte premio Oscar Kevin Spacey (I soliti sospetti, American Beauty) sia un attore straordinario è un
dato di fatto, non sorprende dunque la sua abilità di creare un ritratto di
Nixon ironico ed originale, tale da ricordare inevitabilmente il suo Frank
Underwood di House of Cards, ma allo
stesso tempo differenziandosene nettamente. Il film sta tutto nella bravura e
nelle interpretazioni impeccabili di Shannon e Spacey.
Segnaliamo anche gli accurati costumi anni '70, le musiche perfettamente in linea, e persino la fotografia a tratti d'epoca e in stile retrò.
Segnaliamo anche gli accurati costumi anni '70, le musiche perfettamente in linea, e persino la fotografia a tratti d'epoca e in stile retrò.
Dal 22 settembre al cinema.
Mini recensioni: "Io prima di te" - "Jason Bourne"
di Silvia Sottile
IO PRIMA DI TE
Dramma romantico tratto dall'omonimo bestseller di Jojo Moyes. In una
tipica cittadina della campagna inglese (con un meraviglioso castello dalle vedute mozzafiato), Louisa Clark (Emilia Clarke)
trova lavoro come assistente di Will Traynor (Sam Claflin), giovane,
bello e ricco, finito sulla sedia a rotelle a causa di un incidente. La
dolce e simpatica Lou farà di tutto per dimostrare a Will che la sua
vita merita ancora di essere vissuta. Il film è molto sentimentale,
commovente e strappalacrime. Belli i paesaggi, sceneggiatura piuttosto
banale (poco meglio dei film di Rosamunde Pilcher da pomeriggio
televisivo) ma che riesce comunque a toccare le corde giuste per emozionare.
Buone le interpretazioni degli attori: oltre ai protagonisti Emilia
Clarke (Il Trono di Spade) e Sam Claflin (saga Hunger Games), troviamo Janet McTeer (straordinaria attrice teatrale inglese) e Charles Dance (Il Trono di Spade) nei panni dei genitori di Will, Jenna Coleman (Doctor Who) e Matthew Lewis (il Neville Paciock di Harry Potter). Consigliamo di munirsi di fazzoletti, da evitare se non si è in vena di pianti. Nelle nostre sale dal 1° settembre.
JASON BOURNE
Azione, adrenalina, spionaggio, doppio gioco, vendetta, inseguimenti mozzafiato, scontri all'ultimo sangue, questo è Jason Bourne. Nulla di partricolarmente innovativo ma si inserisce bene nel solco dei film spy-action. In particolare, pur essendo il quinto film della serie, lascia volutamente da parte il quarto deludente capitolo e si ricollega direttamente a The Bourne Ultimatum (2007), ritroviamo infatti sia lo stesso regista (Paul Greenrass) sia l'unico vero protagonista che ha fatto il successo di questa saga a partire dal primo film, The Bourne Identity (2002): il Premio Oscar Matt Damon nei panni dell'ex-agente della CIA Jason Bourne. Trama intrigante (sebbene prevedibile), soliti scenari tipici dei film di spionaggio, tanta azione, un inseguimento finale ad alto tasso adrenalinico e poco più. Un film, insomma, che regala giusto due ore di piacevole intrattenimento. Consigliato quasi esclusivamente agli appassionati della saga che hanno visto e amato i precedenti film. Nel cast anche il premio Oscar Tommy Lee Jones (Robert Dewey), il premio Oscar Alicia Vikander (Heather Lee), Julia Stiles (Nicky Parsons) e Vincent Cassel (Asset). Dal 1° settembre al cinema.
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